Disciplina dell’Apicoltura o legge 313/04, sembrava la soluzione ideale per inquadrare in modo efficace l’apicolura e risolverne i tanti problemi che l’assillano. Le cose non sono andate così: dopo l’iniziale euforia, ora è sul banco degli imputati, non a caso sta creando nel mondo apistico molti dissensi. Apitalia per dare voce agli apicoltori sta raccogliendo in un dossier i diversi punti di vista. Qualche esempio, fra i molti citati. Come avrete già notato su www.apitalia.net e sulla rivista Apitalia anche la denuncia alveari sta muovendo non poche obiezioni: l’incongruenza che si è creata tra le leggi regionali e quelle nazionali in merito alla data di denuncia degli alveari non è cosa da poco. E ancora. Quella di non prevedere più la figura dell’apicoltore hobbista e professionista ma solo la figura dell’apicoltore sembrava una rivoluzione, invece sono in molti ad affermare che non è giusto che tutti possano definirsi apicoltori: c’è chi di questo lavoro vive e affronta problemi ben diversi rispetto a chi lo fa solo per hobby e così non è corretto che i pochi fondi a disposizione per l’apicoltura vadano a quanti hanno un doppio lavoro. Fate conoscere il vostro parere, le vostre proposte ed eventuali modifiche da apportare. In ogni caso Apitalia accorda sempre in modo completo il suo pieno appoggio alla figura dell’hobbista. Senza questa figura fondamentale che cosa ne sarebbe dell’apicoltura? Lo diciamo non per influenzare il dibattito ma semplicemente per far conoscere il nostro punto di vista. D’accordo che ci siano normative più rigorose ma evitiamo guerre fra poveri altrimenti vengono in mente i famosi galli di Renzo così sapientemente e sarcasticamente descritti dal Manzoni, nei Promessi Sposi: pur condannati alla medesima situazione, trovavano il tempo di beccarsi tra loro. |