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 Apicoltura viaggiando
A Scuola dall'Ape
 
di Antonio D’Angeli
 
L’idea di porre l’Apis mellifera al centro di una “mappa concettuale” scolasticamente multidisciplinare, di farne punto di partenza educativo polivalente, è cresciuta naturalmente, senza forzature o artifizi, nel progetto di volontari dell’Associazione Etica e Solidarietà Onlus. Siamo andati a trovarli e abbiamo capito che portano avanti un grande lavoro: è come se insegnassero Storia, Geografia, Geometria, Matematica, Letteratura, Scienze, e tanto altro, partendo dalla “Semplicità” dell’ape da miele. E le api, anche in questo caso, hanno dimostrato una generosità senza pari, dimostrando di intuire l’importanza del messaggio che insieme ai volontari avevano la responsabilità di rendere comprensibile
 
«C’è un momento nella vita di ognuno di noi in cui siamo capaci di vedere le cose che abbiamo intorno in un modo assolutamente speciale. Gli occhi di un bambino non vedono solo la forma e il colore degli oggetti ma ne percepiscono “l’anima». Questa cosa meravigliosa accade ogni volta che con loro, dopo aver infilato la maschera, visitiamo tutti insieme gli alveari dell’Apiario Didattico Polivalente riserva del monte Soratte. Quest’anno quasi 600 ragazzi, dai 4 agli 11 anni, hanno partecipato alle attività didattico ambientali della struttura, costruita nella riserva naturale del Soratte dai volontari dell’Associazione Etica e Solidarietà Onlus; persone meravigliose che donano il loro tempo agli altri e promuovono la difesa delle api e dell’ambiente, comunicando a grandi e piccini l’importanza dei pronubi per il mantenimento e l’accrescimento della biodiversità. Mentre percorriamo i sentieri del Parco e facciamo da guida alle classi in visita all’apiario, passo dopo passo, un albero dopo l’altro, il nostro percorso educativo prepara la mente alle meraviglie dell’alveare spiegando la differenza tra l’Acero Campestre e il Carpino Nero, tra il Frassino e il Lentisco, tra la Farnia e il Corniolo.
Al centro del nostro mondo di volontari apicoltori, al centro della mia vita, mai come in questi ultimi dieci anni, le api, l’apicoltura e tutto ciò che ruota intorno ad esse, un vero e proprio universo. L’idea di porre l’Apis mellifera al centro di una “mappa concettuale” scolasticamente multidisciplinare, di farne punto di partenza educativo polivalente, è cresciuta naturalmente senza forzature o artifizi. è come se insegnassimo Storia, Geografia, Geometria, Matematica, Letteratura, Scienze, e tanto altro, partendo dalla “Semplicità” dell’ape da miele. E le api, anche in questo caso, hanno dimostrato una generosità senza pari, dimostrando di intuire l’importanza del messaggio che insieme ai volontari avevano la responsabilità di rendere comprensibile. Il volto dei ragazzi, il loro stupore, la meraviglia e la giusta dose di ansia e paura, sono stati la prima prova del risultato ottenuto, la prima vera verifica del valore di tutti i sacrifici fatti negli ultimi anni.
La storia di questo viaggio delle “api a scuola”, della “apertura” della mente verso orizzonti cognitivi eco compatibili e sostenibili è in realtà estremamente complessa. è dunque riduttivo che a spiegare questo “metodo” d’insegnamento vero e proprio, sia esclusivamente un “apicoltore divulgatore” forte di una lunga esperienza, ma debole sotto un profilo accademico che lo identifichi come vero “educatore”. E si! La passione, l’amore sconfinato per la materia “apicoltura”, i trent’anni passati in campo, tra gli alveari e gli apicoltori, i corsi e tutto il resto non possono bastare. L’occasione di liberare la nostra “Api Didattica Ambientale” da questi limiti, di mostrare la validità assoluta delle api come strumento educativo è arrivata, con la collaborazione in convenzione, tra l’associazione Etica e Solidarietà Onlus e l’Università degli Studi di Roma Tre, più precisamente con il Dipartimento di Scienze della Formazione, con chi, dunque, prepara all’università i “formatori”, gli insegnanti del futuro presso il Corso di Laurea Specialistica in Scienze Pedagogiche.
L’apiario Didattico Polivalente Riserva del Monte Soratte è divenuto luogo di lavoro per le attività di tirocinio degli studenti interessati a inserire il metodo “apidologia didattica” nel loro curriculum universitario. Barbara De Angelis, professore Associato del sopra citato Dipartimento, ha sostenuto con forza la necessità di analizzare con il giusto sistema di ricerca tutti gli aspetti educativi di questo “metodo”. La possibilità di questa sinergia tra Associazione e Università si è realizzata anche grazie alla passione dimostrata sul campo da Giordana Armati, nostra volontaria e apicoltrice, studentessa impegnata nel corso di laurea in oggetto. Giordana con la sua “Tesi” di laurea in materia di “didattica apistica”, rappresenta, probabilmente, uno dei pochi esempi di studio sperimentale universitario su “un’ape”, posta al centro della metodologia didattica, un’apicoltura che non rappresenta solo l’acquisizione di competenze tecniche riferite a un mestiere, ma che permette la formazione morale propria del sapere pedagogico.
Immagino che tutti voi, cari lettori, capiate cosa significa, per la nostra causa di apicoltori e produttori di Miele, un’attività di promozione di tale genere. Sembra plausibile in un futuro non lontano, l’avvento di insegnanti che con questo strumento educativo raggiungano i loro obiettivi psico-pedagogici, formando, nel contempo, le eco-coscienze delle future generazioni, gli appassionati apicoltori del futuro e i consumatori consapevoli del miele.
Il principale obiettivo del progetto Apiario Didattico Polivalente riserva del monte Soratte, oggi, dopo quasi dieci anni di lavoro, viene finalmente raggiunto: «la voce che urla l’importanza delle api e predica nei loro confronti rispetto e amore è ormai amplificata, arriva dove crescono i pilastri della nostra società, giunge nelle scuole frequentate dai nostri figli, in un modo inequivocabile, a pieno diritto e con massima libertà di esprimersi».
Mentre scrivo l’articolo per gli amici di Apitalia, che ricordo schierati in difesa delle api e degli apicoltori da sempre, spero che anche loro possano sentire quanto me l’importanza di quanto sta accadendo in seno al (sentiamo in perfetta sintonia, ndr), vorrei potervi mostrare tutti i volti dei ragazzi coinvolti nelle attività didattico ambientali, vorrei potervi far toccare con mano l’impegno profuso dai nostri “ragazzi del parco” che hanno dai 20 ai 70 anni. Mi permetto di affermare che tutto quello per cui Etica e Solidarietà è stata creata, tutti i suoi obiettivi sono stati raggiunti con questo risultato e in seno ai molti altri progetti che continuano a vederci impegnati ogni giorno.
In questa circostanza, mentre ringrazio la Rivista per lo spazio e la visibilità che ci ha concesso, mi permetto alcune riflessioni ad alta voce. Riflessioni che rappresentano anche domande che pongo ogni giorno a me stesso e che faccio a tutti gli operatori del comparto apicoltura. Mentre ci sforziamo di preparare le generazioni future a un rapporto più consapevole con la nostra attività e con l’animale che alleviamo, mentre peroriamo la causa del “Miele Italiano” come straordinario alimento, stiamo in termini etici adottando metodi di allevamento e produzione in linea con i principi che andiamo a insegnare nelle scuole? Gli ultimi, spiacevoli accadimenti (sequestri e altro), oltre a rappresentare un caso, un episodio, sono anche un campanello d’allarme? Siamo in grado di garantire il giusto risultato all’equazione multifattoriale:
Tanti Alveari + Produzione > Qualità?
Quando raccontiamo ai nostri ragazzi la storia delle api e dell’apicoltura, quando narriamo loro i secoli d’osservazione e di studio che hanno coinvolto naturalisti e scienziati, quando proponiamo loro un assaggio dell’oro dell’alveare, creiamo delle aspettative, diamo loro un motivo per divenire “cavalieri” dell’ape da miele!
La responsabilità più grande che abbiamo, a questo punto, è quella di garantire l’integrità del nostro prodotto, non ci sono né se né ma! Il lavoro avviato sul territorio, con attività come quella che vi stiamo illustrando, renderà i “mielomani” del domani sempre più informati, sempre più esigenti e attenti alla qualità del prodotto, pronti, da subito, a consumare più miele purché di qualità, purché sia Miele Italiano. Ognuno di noi, ha la sua risposta a queste domande, ognuno di noi sa cosa può fare per la “causa comune”. Con i progetti “le api a scuola” e “piccolo apicoltore” noi di Etica e Solidarietà forniamo il nostro contributo.
Tra qualche anno, quando naturalmente lascerò la presidenza di Eti.So.Onlus, tornando finalmente a fare “apicoltura” con tranquillità e parche pretese, potrò ricordare l’avventura di questi anni e godere, in coscienza, di tutti gli sforzi fatti per aiutare apicoltori e apicoltura. Nel prossimo numero della Rivista, troverete anche le cronache studentesche di Giordana Armati e le considerazioni accademiche della professoressa Barbara De Angelis, a entrambe vanno i miei ringraziamenti per quanto fatto insieme fino ad oggi e per quello che faremo in futuro. Devo d’obbligo salutare e ringraziare tutti gli allievi e gli insegnanti delle scuole con cui abbiamo lavorato: l’IC. Olga Rovere di Rignano Flaminio (RM); l’IC. XXV Aprile di Civita Castellana (VT) e l’I.C. di Civitella S. Paolo (RM); una parola speciale per i ragazzi del Progetto Miele Falisco Coop Api C. Castellana; un grazie a Fabio Crapella, Chiara Calicchia, Enrico Pompili e Angela Montanari; grazie a Fernando Agostinelli e Gabriella Ciarroni, a Jessika Biglieri; un attestato di stima agli amministratori locali di Rignano Flaminio e Civita Castellana che si sono prestati alle iniziative; grazie a Coldiretti Viterbo a ASL VT/5 e RM/F; grazie all’IZSLT; grazie a Juri Eugeni e Emanuela Marchini;  un abbraccio a Riccardo Chiodi, Primavera Dominicis, Chiara Martella, Natascia Toppi, M. Grazia Molinari, Alessandra Sorge, Vincenzo Patrizi, Stefania Annunci, Marco Falcinelli e Azzurra Lanzi; un dolce sorriso a tutti i bimbi passati in apiario e a Miriam Cardellini della IV/A, ancora un saluto a chi sto dimenticando. Lascio alle foto il compito di farvi intuire quanto lavoro è stato fatto, ricordo a tutti voi che l’associazione è aperta a sinergie con qualsiasi soggetto interessato e che ogni anno, a partire da aprile, l’apiario Didattico riserva del monte Soratte, avvia le sue attività didattico ambientali. Ringraziando per l’attenzione vi saluto e mi scuso per l’infinito elenco dei saluti, vi lascio con l’augurio di sviluppare sempre di più la vostra “Mente Api Didattica”, un in bocca al lupo a tutti gli apicoltori per questa stagione che non sta andando molto bene. Buon lavoro a tutti.
 
 
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Scritto in data 13/10/2014 da Antonio D’Angeli
 
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