Un'esclusiva per i lettori di Apitalia Online
[Condizioni di accesso ai contenuti di Apitalia Online]
 
[Indice degli speciali online]
 
 Scrivi il tuo commento a questo articolo!
 0 commenti disponibili     [Scrivi commento]
 
 Ambiente
Un nemico silenzioso: i diserbanti
 
di Sergio D’Agostino
 
Noi di A.N.A.I. abbiamo aderito alla battaglia di Apitalia “Liberi dai Veleni” e oggi a Voi Apicoltori (per apicoltori intendo quelli che hanno le api) CHIEDO: vogliamo ridare vigore a questa battaglia? Firmiamo in massa e tocchiamo quota 10.000 firme raccolte, oltre alle 5.000 già consegnate alla Salute. Allora, C…O! Salite a bordo!
 
Carissimi Colleghi,
da pochi giorni si è conclusa la Manifestazione di Apimell e come ben ricorderete a chiusura del mio intervento ho proiettato l’immagine che potete vedere nella foto in questa pagina.
Ho scattato la foto il 26 febbraio scorso per puro istinto e come tale ve l’ho presentata. Vorrei riproporvi e aggiungere alcune considerazioni che spero possiate condividere, ma al tempo stesso vorrei che siano motivo per una vostra presa di posizione.
Dopo alcuni giorni, sono tornato a visitare questi terreni e ho riscontrato che negli appezzamenti confinanti che non erano stati sottoposti al diserbo c’erano fiori spontanei e presenza di insetti. Considerate che ho visto anche qualche lumaca.
E in quelli diserbati? Solo erba secca! Ma andiamo avanti.
A poche centinaia di metri ho un terreno di proprietà dove è installata una postazione di circa 50 alveari, voi che fareste al mio posto?
Negli ultimi quattro anni, grazie anche a quanto riportato costantemente e puntigliosamente su Apitalia, sappiamo che le morie di api sono aumentate e non è certo colpa solo dei neonicotinoidi che, badate bene, risultano un nemico implacabile per l’ape. Non a caso, il loro impiego è stato vietato dopo che Noi Apicoltori abbiamo avuto le audizioni alla Camera e al Senato della Repubblica, dove abbiamo protestato per la strage di api. Vorrei ricordare, per la cronaca, che riguardo a questo argomento siamo stati supportati anche da chi le api non le aveva e non le avrà neanche in futuro!
Quindi?… come direbbe il dottor Ilari… “Come che sia degli interrogativi è d’obbligo porseli, se vogliamo risolvere il problema. Ad incidere sulle morie è il caldo eccessivo, la varroa, i Nosema, virus, pesti o i farmaci che mancano?”
Credo che si tratti di un cocktail dei motivi testé enunciati. Troppo trascurata, però, la cosiddetta chimica “invisibile”, un nemico silenzioso che richiede, senza indugi, il cambiamento dei sistemi agricoli tradizionali. Perché non puntare completamente sul biologico? Io credo che le api ci ringrazierebbero e sarebbero pronte a “bizzare” (bzbzbz...), scusate il neologismo, “Biologico? Grazie, sì”. Un fatto è certo, i proprietari dei terreni ricorrono con frequenza ai diserbi (vorremo sapere qualcosa di più su questi potenti prodotti chimici che hanno la forza di creare un deserto laddove sono spruzzati); poi, arrivano le piogge e l’acqua trasporta  questi veleni nei ruscelli che, inevitabilmente, confluiscono in piccoli fiumi (come si vede nella foto ), direzione mare!
Correggetemi se sbaglio, ma le api non hanno per caso la necessità di approvvigionarsi di grandi quantità di acqua per il loro vivere e produrre miele, polline e pappa reale?
Le api, quando vanno a bere lungo i fossi, potenzialmente inquinati, muoiono subito? Ce la fanno ad arrivare agli alveari o cadono durante il volo? La loro morte a orologeria, forse a causa di polline inquinato che è immagazzinato e che viene utilizzato successivamente, quanto è causa  di inspiegabili spopolamenti?
Il mio compito è fare domande anche se qualche risposta certa la ho.
Avete mai fatto una analisi completa dei  “veleni” presenti in agricoltura o nell'ambiente  o  vogliamo continuare solo a parlare dei pochi e soliti acaricidi?
Nel lontano 1996 depositai denunce con allegate prove comprensive di filmati a vari Enti e Istituzioni e le mie lotte contro gli utilizzatori di diserbi vari hanno fatto storia. Tutto ciò è finito nel dimenticatoio… Poi, nel Terzo millennio sono arrivati gli “ottanttottini” e di questo nemico silenzioso, ma “veneficamente” presente, non si è più parlato. Così noi di A.N.A.I. abbiamo aderito alla battaglia di Apitalia “Liberi dai Veleni”: la Campagna coglieva nel segno e ne abbiamo fatto la nostra bandiera.
Allora, oggi, a Voi Apicoltori (per apicoltori intendo quelli che hanno le api) CHIEDO: vogliamo ridare vigore a questa battaglia?
Per bloccare questi nemici insidiosi firmiamo in massa - si può fare anche su www.apitalia.net - e tocchiamo quota 10.000 firme raccolte, oltre alle 5.000 già consegnate alla Salute.
Insomma, C…O! Salite a bordo!
 
 
 IMMAGINI ALLEGATE A QUESTO ARTICOLO: 1 tot.

 
 Scrivi il tuo commento a questo articolo!
 0 commenti disponibili     [Scrivi commento]
 
© Apitalia - Tutti i diritti riservati
Scritto in data 19/04/2013 da Sergio D’Agostino
Presidente A.N.A.I.
 
 COMMENTI A QUESTO ARTICOLO: 0 tot.
Inserisci il tuo commento personale all'articolo [regolamento]:
Il tuo nome
La tua email
Il tuo messaggio
Privacy Ho letto e compreso le note relative alla privacy
Ho letto e compreso il regolamento dei commenti
 
[Torna ad inizio pagina]