Le api, di Claire Preston [Torna all'indice generale] |
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![]() Non è un libro sull’apicoltura, ma un godibile e documentato excursus storico-letterario-culturale sulle api, sul fascino che hanno sempre esercitato sull’uomo e sul significato che questi insetti hanno presso le varie culture. Attraverso undici capitoli l’autrice, usando un linguaggio semplice e facendo ricorso a moltissime immagini di varie epoche, presenta l’interazione che nel corso dei secoli si è avuta tra api ed esseri umani. I titoli dei capitoli sono dei piccoli capolavori di sintesi che illustrano alla perfezione tale interazione: ape biologica, domestica, politica, pia/immorale, utile, estetica, flokloristica, ludica, cinematografica, pensionata. A causa della sua lunghissima storia insieme all’uomo, l’ape è sempre stata osservata, celebrata, raccontata e mitizzata (e, negli ultimi tempi, temuta) più attentamente della maggior parte degli altri animali. Alcune delle prime rappresentazioni pittografiche rimaste, così come i primi documenti scritti, includono il lavoro con le api. Dalla più antica poesia greca fino ai più recenti film dell’orrore hollywoodiani, l’ape è vista come l’emblema del rapporto tra l’uomo stesso e la natura. Il mistero e il miracolo dell’ape spinsero gli scienziati del XVII secolo – i primi a utilizzare un primitivo microscopio – a descrivere e disegnare l’ape prima di qualsiasi altra creatura. Un esempio di questo emblematico rapporto tra uomo e natura ci viene da Shakespeare che nell’Enrico V scrisse: così fanno le api, creature che, seguendo una legge di natura, insegnano ad agire col medesimo ordine ai regni umani: esse hanno infatti un re, e ufficiali d’ogni ordine, dei quali alcuni fanno i magistrati e amministrano in patria la giustizia; altri hanno l’ufficio di mercanti e s’avventurano in traffici all’esterno; altri, come soldati, armati di pungiglioni, vanno in giro a predare i vellutati calici d’estate, il cui bottino, con allegro volo, riportano a casa nella regale tenda del loro imperatore; il quale, nella alacre sua maestà, sorveglia i fuchi muratori che, cantando, innalzano costruzioni d’oro, i civili addetti a impastare il miele; gli umili addetti ai trasporti che fan ressa davanti al suo stretto ingresso, coi loro gravi carichi; il giudice che, con severo sguardo e con tetro ronzio affida ai pallidi carnefici i fuchi oziosi e sonnolenti. Claire Preston Le api. Storia, mito e realtà traduzione di Gianna Colligiani Orme, 2011 ISBN 978-88-88774-73-2 pp. 245, euro 16 |
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