Le api continuano a morire. Che fare? [Torna all'indice generale] |
|
![]() cui gli apicoltori sono invitati a dire la Sua. E' la prima volta, al di là delle idee. Partecipate in massa Le api continuano a morire. Che fare? Certe cose è il momento di cominciarle a dire. E sì, perché le api non occorre guardarle ma occorre curarle. Senza le api non ci sarebbero più apicoltori, associazioni, nazionali o regionali che siano. Il problema dei residui va preso di petto. Un vecchio andante recita “Il moralista pretende dagli altri quello che lui non è disposto a fare”. E allora? Allora, è giunto il momento di analizzare l’emergenza. Agli apicoltori, i nostri compagni di viaggio, chiediamo di venire, a Piacenza, sabato 5 marzo, al Convegno ANAI (Sala A, ore 15,00) ed esprimere il proprio punto di vista a tutti gli apicoltori. Non si può continuare a nascondere le proprie necessità. Apitalia sarà la vostra voce a livello istituzionale. Se continueremo a nasconderci ci spazzeranno via La moria di api continua a rendere sempre più problematico il mestiere dell’Apicoltore. Molteplici le cause dell’assottigliamento del nostro patrimonio apistico e pochi gli strumenti a disposizione dei “guardiani degli alveari” per trovare una soluzione adeguata. E’ chiaro, poi, che la lotta alle patologie può porre la “spinosa” questione dei residui nel miele. Ecco un altro problema da affrontare. Spesso si fa riferimento alla 313/2004, la Legge Quadro, parlandone come dello strumento che ha risolto le emergenze dell’apicoltura di casa nostra. E no, le cose non stanno proprio così. Sì, è vero che le api sono diventate un allevamento come mucche, ovini e company ma gli apicoltori non hanno a disposizione nessuno scenario legislativo adatto a garantire una produzione sicura. Tutto l’opposto di quanto avviene per latte, formaggi, carne, uova…solo per citare alcuni alimenti. All’Apicoltore occorrerebbe spiegare come dovrebbe operare, e perché non è messo alla pari degli altri allevatori. In molti dovrebbero sempre spiegarci perché piace solo criminalizzarlo. C’è bisogno di professionalità e di nuovi strumenti. C’è bisogno di formare i giovani in apicoltura, e A.N.A.I. ci sta lavorando. Sono numerose le realtà che in Italia stanno andando in questa direzione. Con il Convegno di quest’anno, che fa seguito a quello svolto in Senato lo scorso 25 febbraio, chiediamo un nuovo approccio al problema residui, una Revisione del Regolamento di Polizia Veterinaria, e di permettere agli apicoltori italiani di curare le Api con farmaci regolarmente autorizzati e registrati. Ma che intendono per limite zero e solo per il miele? Infine, occorre che gli apicoltori siano sempre più protagonisti e questo sarà il primo Convegno in cui lo saranno: non più solo spettatori ma autentici interpreti: saranno chiamati a portare sul palco esigenze e suggerimenti. |
|
(by Massimo Ilari - Direttore Editoriale Apitalia) | |
File allegati a quest'evento: 1 file tot. | |
![]() |
PROGRAMMA Dimensione file: 158 Kb - [download] |