Come le api evitano le tossine nel nettare dei fiori [Torna all'indice generale] |
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![]() Lo studio, pubblicato sulla rivista Current Biology, ha mostrato che quando le api mangiano accidentalmente nettare che le fa star male evitano in seguito l’odore dei fiori tossici. La dottoressa Jeri Wright, Direttrice dell’Honeybee Lab, ha detto che capire come le api imparano a rilevare queste tossine potrebbe aiutarci ad allevare piante che non le producono e quindi a proteggere le api. Le colonie di api sono sempre state vulnerabili alle malattie perché vivono in ambienti molto affollati dove le infezioni si propagano rapidamente. I pericoli sono però aumentati negli ultimi anni. I piccolissimi insetti che si nutrono dei liquidi corporei delle api nell’alveare stanno sviluppando una resistenza agli agenti chimici usati per combatterli. Inoltre, durante l’impollinazione, le api entrano a contatto con una serie di insetticidi, fungicidi ed erbicidi che si usano in agricoltura. Anche se gli scienziati pensano che i pesticidi non siano l’unica minaccia, credono che gli agenti chimici contribuiscano al declino generale delle api domestiche. «Evitare le tossine nel cibo è altrettanto importante che procurarsi il cibo» spiega la dottoressa Wright. E aggiunge. «Quello che abbiamo mostrato è che - come gli umani - le api non solo sono in grado di riconoscere le tossine dal sapore ma sono anche capaci di evitare i fiori il cui nettare le ha fatte stare male dopo averlo mangiato». Insomma, le api hanno l’eccezionale capacità di imparare ad associare le caratteristiche dei fiori, come il colore e l’odore, a premi in cibo. La ricerca condotta all’Honeybee Lab ha rivelato che imparano a evitare il “nettare tossico” tramite il sapore o imparano dopo che la tossina del nettare è stata ingerita. Quest’ultima capacità era in precedenza ritenuta una caratteristica esclusiva di vertebrati superiori. Si stima che il cervello delle api contenga meno di 1 milione di neuroni, il che rende molto più semplice studiare il modo in cui esse apprendono rispetto ai vertebrati superiori che hanno un cervello più grande e più complesso. Ma è vero che le api fanno solo il miele? Per niente. Sicuramente fanno il miele ma, cosa più importante, sono un agente essenziale per l’impollinazione per un ampio gruppo di piante. Senza le api, una gran parte dell’agricoltura sarebbe impossibile e questo è un pensiero che fa riflettere in un momento in cui sfamare il mondo sta diventando sempre più difficile. La maggior parte dell’impollinazione, per oltre 90 colture commerciali coltivate in tutta Europa, viene effettuata dall’Apis mellifera carnica, l’ape domestica. «Il problema è che [...] le api potrebbero nutrirsi di “nettare tossico” perché non c’è altro - per esempio, in un grande frutteto dove sono state portate specificamente per l’impollinazione» dice sempre la dottoressa Wright. E ancora. «In un momento in cui le popolazioni sono già vulnerabili e provate, ciò potrebbe essere cruciale per la loro sopravvivenza. Non ha nessun senso che le piante avvelenino gli impollinatori di cui hanno bisogno per sopravvivere. Potrebbe trattarsi delle tossine presenti per proteggere le piante dalle formiche che rubano il nettare - ma non lo sappiamo» E chiosa. «Quello che sappiamo è che c’è una serie di specie di piante nel Regno Unito che producono un nettare carico di tossine ma se non c’è altro nelle vicinanze sembra che le api siano obbligate a continuare a nutrirsi da queste piante. Questo potrebbe benissimo avere un enorme impatto sulle api del Regno Unito e dobbiamo rendercene conto se vogliamo proteggerle» Di conseguenza, i ricercatori dell’Honeybee Lab hanno in programma di determinare come il consumo di “nettare tossico” influenzi la salute delle colonie in ambienti agricoli. Allo studio in oggetto hanno partecipato anche ricercatori di Francia e Regno Unito. Info: Newcastle University: http://www.ncl.ac.uk/ Honeybee Lab: http://www.staff.ncl.ac.uk/jeri.wright/index.html Current Biology Journal: http://www.cell.com/current-biology/ |
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(by Commissione Europea – Cordis Notiziario) | |