Il presidente nazionale dell’Associazione Città del Miele, Manlio Marini, è intervenuto nel pomeriggio di venerdì 21 luglio a Symbola, il convegno sulla soft economy, le reti, la qualità e l’innovazione, che ha preso avvio in mattinata a Bevagna e che proseguirà domani a Montefalco.Nel suo intervento, il Presidente Marini, dopo aver illustrato le dinamiche del mondo apistico a livello internazionale (produzioni, consumi e commercializzazione dei mieli), ha tracciato gli impegni presenti e futuri dell’Associazione Città del Miele. Parlando della cosiddetta ‘globalizzazione dei mercati’, Marini ha sottolineato come “il nostro Paese è in grado di proporre modelli di sviluppo alquanto diversificati, puntando alla valorizzazione delle tipicità delle produzioni agricole locali, rappresentando in tal modo uno dei principali attori sulla scena globale”. Il Presidente ha definito l’apicoltura italiana un’attività agricola di antiche tradizioni, per favorevoli condizioni climatiche e geografiche, ma ha anche parlato dell’uso indiscriminato dell’antibiotico da parte di alcuni apicoltori, soprattutto stranieri, chiedendo in tal senso seri controlli sulle importazione di mieli, ma anche sugli allevamenti del nostro Paese, affinché nei trattamenti contro i parassiti dell’ape vengano rispettate le norme di legge.“Non va dimenticato che – ha precisato Marini - sul piano socio culturale, l’esercizio dell’apicoltura è portatore di valenze storico tradizionali che rappresentano un importante elemento, per mantenere viva l’identità territoriale e rafforzare il tessuto sociale di alcune zone rurali”. Marini ha ribadito l’impegno dell’Associazione, affinché la promozione del prodotto e la tutela dell’ambiente in agricoltura, siano obiettivi strettamente correlati, nella consapevolezza che, all’identità dei mieli, deve corrispondere l’identità dei territori che li originano, in modo da arrivare anche per il miele alla Denominazione di Origine Protetta. A tal fine, l’Associazione sta mettendo a punto la “Guida delle Città del Miele”, attivando un piano di comunicazione mirato a: consumatori, turisti, appassionati di eno gastronomia, organi d’informazione, con il coinvolgimento degli apicoltori sui rispettivi territori. “Come Associazione “Città del Miele” – ha puntualizzato Marini - siamo anche in procinto di sottoscrivere un protocollo d’intesa con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, per aderire a “Res Tipica”, progetto dell’ANCI, finalizzato a mettere in rete le città di identità”. Sottolineata anche l’intenzione di avviare un dialogo costruttivo sulla tutela dell’ambiente, sulla qualità delle colture ortofrutticole, sui moderni sistemi legati alle produzioni agricole, sul mercato della distribuzione, sulla produzione industriale dolciaria, sull’informazione al consumatore. In questo contesto “Città del Miele” gestisce oggi un sistema di relazioni sempre più complesso, con la consapevolezza che all’identità di un prodotto, concorrono l’equilibrio di più interessi, altrettanto legittimi. Su questo tema, Marini ha fatto riferimento ad importanti industrie dolciarie italiane, che raccogliendo alcune indicazioni del sodalizio, hanno deciso di mettere sul mercato alcuni storici prodotti natalizi, impiegando esclusivamente mieli italiani. “Considero questo un traguardo importante per il nostro miele, ha concluso Marini - anche perché consente di poter disporre della fama e della notorietà di prodotti di largo consumo dell’industria dolciaria, quali caramelle, torroni, panettoni e pandori, per comunicare la qualità del principale prodotto apistico italiano”. |