Apicoltori abruzzesi esportano loro conoscenze in Africa [Torna all'indice generale] |
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![]() Partiti il 26 agosto con le loro figlie, hanno portato attrezzature da consegnare agli apicoltori locali e messo a punto dei protocolli operativi di base per fare in modo che questa fonte di reddito per le popolazioni locali possa essere ampliata. In particolare, è emerso che gli apicoltori locali di fatto “predano” le arnie a causa della scarsa conoscenza dei fattori per cui le api producono il miele e che anche il posizionamento non in verticale delle arnie stesse preclude al corretto attingimento dei favi poiché sono costruiti dal prezioso insetto in maniera disordinata e quindi ostruiti dalla cera. Gli stages organizzati nei villaggi hanno permesso di accertare che gli sciami di “mellifera scutellata”, api del posto, di notte non pungono e che il fumo troppo caldo impiegato per allontanarle finisce per renderle più aggressive. «E' bastato mettere delle foglie verdi sui carboni ardenti - spiega Jessica - per raffreddare il fumo e quindi evitare disturbo per le api. Questo semplice accorgimento è bastato a facilitare la vita degli apicoltori dell'Africa dell’est». |
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(by Abruzzo Web) | |