Allarme api: l’inquinamento mette a rischio un insetto indispensabile [Torna all'indice generale] |
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![]() Il Parlamento europeo e tanti altri hanno preso a cuore le api: si stanno tutti stracciando le vesti ma di soluzioni reali poco e niente. Qui sembrano sempre “Questioni di soldi” (vedi editoriale apitalia 11 – 2010, ndr). Ma tutti questi soldi a chi finiscono? Vanno proprio nelle tasche di chi di apicoltura ci vive? Continueremo a fare queste domande sino a quando non avremo delle risposte. Parlamento europeo: «Per questo è stato previsto un aumento del contributo annuale al settore apistico da 26 milioni di euro per il periodo 2008-2010 a 32 milioni di euro per il 2011-2013. La risoluzione del Parlamento chiede un ulteriore incremento dopo il 2013» (Apitalia). Allarme api: l’inquinamento mette a rischio un insetto indispensabile «Non si può mai sapere con le api», diceva saggiamente Winnie the Pooh, ma quel che è certo è che la popolazione dei laboriosi insetti sta drasticamente diminuendo. Dobbiamo aspettarci un’estate insolitamente silenziosa il prossimo anno? Il rapporto di Paolo de Castro (PD) spiega i rischi e propone soluzioni per contrastare la minaccia estinzione. Molti possono alzare le spalle con indifferenza, ma non hanno forse considerato un piccolo problema: circa il 60-70% del nostro cibo proviene da piante impollinate dalle api. E siamo davvero pronti a vivere in un mondo senza ciliegie, pomodori e altri prodotti della natura? La Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento ha lanciato l’allarme approvando, lo scorso 27 ottobre, un rapporto di iniziativa a cura di Paolo De Castro che mette l’accento sull’allarmante situazione dell’apicoltura, proponendo misure per contrastare il declino della popolazione delle api europee. La risoluzione del Parlamento I deputati invocano un piano d’azione che includa pratiche di coltivazione attente all’impollinazione e chiedono più finanziamenti per combattere l’aumento di mortalità delle api e sostenere il comparto apicoltura. I veterinari europei dovrebbero iniziare ad occuparsi anche delle malattie delle api e delle medicine necessarie. Una nota anche per il miele venduto in Europa che nell’etichetta dovrà indicare chiaramente origine e contenuto. Tutta colpa dell’inquinamento «Le api diminuiscono e sono sempre meno resistenti per colpa dell’inquinamento ambientale», lamenta il deputato popolare Alojz Peterle, ex presidente dell’Associazione slovena di apicoltura e lui stesso apicoltore esperto. «Non bastano i farmaci, quello di cui abbiamo davvero bisogno è di diminuire l’uso dei pesticidi. Il comparto agricolo dovrebbe farne un uso più responsabile, e diventare il maggior alleato degli apicoltori». Come sono protette le api in Europa? La Commissione europea ha già approvato programmi nazionali per tutti i 27 Stati membri per migliorare la produzione e la commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura. Per questo è stato previsto un aumento del contributo annuale al settore da 26 milioni di euro per il periodo 2008-2010 a 32 milioni di euro per il 2011-2013. La risoluzione del Parlamento chiede un ulteriore incremento dopo il 2013. «I programmi nazionali si sono rivelati efficaci, ma il crescente fenomeno della mortalità delle api richiede misure e azioni urgenti», sostiene il deputato del PD/S&D Paolo De Castro, Presidente della commissione agricoltura. «Dobbiamo rafforzare le politiche di settore nel quadro della riforma della Politica agricola comune dopo il 2013». Il finanziamento sarà finalizzato principalmente al sostegno dell’apicoltura e a fornire fondi per progetti nazionali di ricerca su nuovi metodi per contrastare le minacce alla vita delle api. In alcune regioni europee negli ultimi anni la mortalità delle api è stata dell’80%, a fronte di una media che normalmente dovrebbe limitarsi al 5%. Anche la produzione del miele europeo è ormai a livelli estremamente bassi. La risoluzione finale sarà votata a novembre nella sessione plenaria di Strasburgo. |
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(by Parlamento Europeo) | |