Lutto nell’Apicoltura Toscana [Torna all'indice generale] |
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![]() Mauro Zarri (9.10.1941 - 7.08.2010): Apicoltore professionista di razza rilevò nel pistoiese, negli anni ’80, gli apiari del noto apicoltore Bonacchi. Più volte Presidente di Toscana Miele, Mauro Zarri ha realizzato una importante, propria, attività apistica in Pistoia gestendola positivamente con competenza ed alta professionalità. Nell’anno 1993/94 aveva anche partecipato ad un avanzato corso di Esperto Apistico (vedi foto dei partecipanti), svoltosi presso la sede A.R.S.I.A. di Capannoli (Lucca), riportando un’ottima votazione. Promotore in Toscana di diverse attività a sostegno dell’apicoltura posso solo ricordare le più ricorrenti care tematiche: miglioramento della qualità del miele e le novità riguardanti la patologia apistica (in particolare quelle riguardanti la lotta alla Varroa). Nicola Antoniotti (15.05.1934 – 7.09.2010): Noto medico del territorio di Massa e Carrara il Dott. Antoniotti ha a lungo operato nel suo studio di Carrara. Unitamente al fratello Piero, dagli anni ’70, ha realizzato una discreta attività apistica a Barbarasco lavorando anche per la valorizzazione dei mieli della Lunigiana (l’attuale Miele DOP). Il Dott. Antoniotti, anch’egli a suo tempo partecipante al corso avanzato di Esperto apistico sopra ricordato (vedi anche foto), ha a lungo collaborato con l’Università di Pisa nell’ambito dell’attività didattica profusa a sostegno dei tirocinanti e dei tesisti di Apicoltura della Facoltà di Agraria. Frequentatore di quasi tutti i convegni e congressi apistici nazionali e internazioinali (in particolare quelli di Apimondia) risultava, a mio avviso, in Italia, una delle persone più preparate nel settore apistico. Addolorato per la prematura scomparsa dei due amici sopra sommariamente ricordati, unitamente all’amico e collega, Antonio Felicioli, desidero, non solo per un senso di mera stima professionale, ma per una istintiva e inconscia componente affettiva che da decenni ci legava, rivolgere sentite condoglianze alle famiglie, cosi duramente provate per la repentina perdita dei loro cari. |
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(by Mauro Pinzauti) | |