Europa-Regioni: UE; 23,4 MLN al Programma Italia di cui 9,15 MLN sono contributi europei [Torna all'indice generale] |
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![]() Nella stessa occasione Ciolos ha approvato l’insieme dei programmi nazionali presentati dai 27 Stati membri, mettendo globalmente a disposizione per l’apicoltura europea 96 milioni di euro: 32 milioni l’anno, per i prossimi tre anni; in netta crescita rispetto ai 26 milioni l’anno che hanno finanziato il triennio precedente. L’incremento dei finanziamenti illustra la preoccupazione della Commissione europea, ed in particolare del commissario all’agricoltura Ciolos, per “la salute del settore, visto il ruolo fondamentale delle api nel processo di impollinazione”. «Da diversi anni ormai - spiegano gli esperti - si osserva una mortalità delle api senza precedenti. Il fenomeno non solo rende difficile la situazione economica degli apicoltori ma costituisce anche una minaccia per la biodiversità». Ora come ora, quindi, i programmi nazionali sono l’unico strumento disponibile a controbilanciare, parzialmente, la perdita delle api. Il contributo europeo va all’integrità del patrimonio apicolo nell’Ue: quasi 14 milioni di alveari, di cui 1,13 milioni in Italia che si posiziona, per numero, al quinto posto in Europa (alla Settimana del miele di Montalcino, i dati ci posizionano al quarto posto) dopo Spagna, Grecia, Francia e Romania. Il programma italiano mette l’accento sull’assistenza tecnica, la lotta alla varroasi, il ripopolamento del patrimonio apicolo, la razionalizzazione della transumanza, il sostegno ai laboratori e ai programmi di ricerca applicata. Nel 2011 il comparto avrà a disposizione in Italia 7,7 milioni di euro, di cui 3,06 saranno finanziamenti Ue e i restanti fondi pubblici. Nel 2012 saranno 7,82 milioni, dei quali 3,05 di fondi Ue; mentre nel 2013 il finanziamento globale salirà a 7,86 milioni di cui 3,036 di fondi comunitari. Bruxelles ha concluso che «gli Stati membri sono soddisfatti dei vantaggi offerti da questi programmi ed anche le positive conseguenze delle misure finanziate dai programmi nazionali sono ampiamente riconosciute dagli apicoltori». |
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(by ANSA) | |