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Italia quarta come numero di alveari
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Dal 2003 ad oggi, in poco meno di 10 anni, gli apicoltori in Europa sono passati da oltre 470.000 a quasi 600.000, con una crescita del 21%. L’Italia è a quota 70.000 ed è al quarto posto, dopo Spagna, Grecia e Francia, per numero di alveari, la cui quantità è prevista in aumento nei prossimi anni nei Paesi europei. Sono alcuni dati emersi in occasione della “Settimana del miele di Montalcino”.

Secondo i dati, tuttavia, nel 2009 le importazioni di miele in Europa (137.297 tonnellate) dall’Argentina, dalla Cina e dal Messico, hanno superato le esportazioni (9.572 tonnellate), con la Svizzera in testa, ma il prezzo del miele importato è più basso di quello destinato all’export, «a testimonianza - spiega Stefania Marrone della direzione generale agricoltura della Commissione Europea, come riporta una nota – dell’ottima qualità della produzione europea». Nel 2009 per l’apicoltura sono stati spesi oltre 23 milioni di euro dei 26 previsti dalla Ue, destinati alla ricerca, al ripopolamento degli alveari, alla prevenzione della varroa, in analisi e assistenza tecnica.

«L’apicoltura va di pari passo con l’agricoltura, con il rispetto della biodiversità e dell'ambiente, e non può essere considerata un settore a parte - spiega Astrid Lulling della Commissione agricoltura del Parlamento Europeo, riporta sempre la nota - ed è su questo punto che occorre sensibilizzare i Paesi che fanno parte dell’Ue, perché le risorse messe a disposizione non sono niente rispetto al valore che ha il settore per l’Europa. E se è vero che gli apicoltori sono in aumento, questo non avviene in modo omogeneo in ogni regione, per problemi diversi che devono essere, dunque, affrontati singolarmente».
 
(by ANSA)