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Il miele di rododendro pontico è velenoso
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Attenzione al miele di rododendro pontico. Gli uomini che lo consumano, credendolo un Viagra naturale, hanno più probabilità di incorrere in problemi di salute al posto dei desiderati potenziamenti sessuali.

L’avviso viene da una ricerca della Karadeniz Technical University, diretta dal dottor Suleyman Turedi e pubblicata dal “Emergency Medical Journal” (EMJ).

Gli studiosi puntano il dito sul miele ottenuto da una specie particolare, il rododendro pontico (“Rhododendron ponticum”).

La squadra del dottor Turedi si è focalizzata sul caso di un sessantenne, ricoverato in ospedale d’urgenza dopo aver ingerito pochi cucchiai dell’alimento. Alla prima analisi il soggetto risultava colpito da sincope e presentava stordimento e vertigini, a cui si sono aggiunte brachicardia ed asistole. Il trattamento sanitario si è basato su un’iniezione di atropina (per gli studiosi, la chiave di volta) e sull’utilizzo di un pacemaker temporaneo.

Come fanno notare gli studiosi, la tossicità di tale miele, coltivato nelle regioni montagnose della Turchia orientale affacciate sul Mar Nero, dove la pianta cresce fin dall’antichità, è ben conosciuta. Tale caratteristica si deve alla presenza della graianatossina (o andromedotossina, acetilandromedolo e rodotossina), capace di provocare quello che gli esperti definiscono avvelenamento da rododendro, intossicazione da miele pazzo o avvelenamento da graianatossine.

Nonostante tali conoscenze siano diffuse (i primi testi sul rododendro pontico risalgono 400 A.C.), il “miele pazzo” ha ancora estimatori. La diffusa medicina tradizionale locale, infatti, lo prescrive come rimedio buono per i dolori di stomaco, l’ipertensione e (sopratutto) le difficoltà sessuali.

Nel 2002, ad esempio, 19 soggetti (tra cui 12 uomini) dovettero essere ricoverati per aver ingerito tale alimento. Sottoposti ad esami clinici, tutti i pazienti (età compresa tra i 22 ai 16 anni) mostrarono i tipici sintomi: nausea, vomito, caduta della pressione arteriosa e bradicardia (riduzione del ritmo cardiaco). Grazie alla somministrazione di corrette terapie, i malati si sono tutti ristabiliti nel giro di 24 ore.

Una volta solo problema locale della Turchia, il miele di rododendro pontico si sta interanzionalizzando. Gli osservatori medici riportano, infatti, già casi d’intossicazione in Svizzera, Austria e Germania.
 
(by Newsfood - Matteo Clerici)