Il ministro Luca Zaia: Presidente onorario delle Città del Miele [Torna all'indice generale] |
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![]() “Le Città del Miele - sottolinea il presidente Dino Robaldo - dal Piemonte alle grandi isole attraverso tutta la penisola italiana - sostengono e promuovono un’insieme di azioni ed eventi divenuti nel tempo strumenti di supporto promozionale al mondo dell’apicoltura”. In particolare, le Città del Miele, che riuniscono idealmente una popolazione di quasi 1 milione di abitanti, danno vita ogni anno ad oltre 25 manifestazioni di settore, con un investimento complessivo in promozione dei mieli italiani che supera il mezzo milione di euro. Alle iniziative promosse dalle singole Città del Miele, con una ricca agenda di “appuntamenti con il miele” lungo tutto il Belpaese, si affianca un’attività collettiva il cui obiettivo è quello di promuovere i territori dei mieli italiani, attivando così una nuova offerta di “turismo del miele”: dalla Guida delle Città del Miele, vera e propria mappa degli alveari italiani, all’originale progetto “MielotecaItaliana”, ideale franchising istituzionale dedicato ai mieli italiani, attivato in collaborazione con apicoltori e cooperative di giovani presenti sui singoli territori (da Montezemolo a Matelica, da Chatillon a Calice al Cornoviglio fino a Aulla). Non tutti sanno che l’Italia è l’unico Paese al mondo in grado di produrre oltre 50 tipologie di mieli, molte delle quali legate a diversità di origine monofloreale, alcune uniche al mondo. Per questo, le Città del Miele si dedicano da sempre ad una continua azione di tutela, con l’obbiettivo di attivare un censimento sulle fioriture “autoctone” - il miele di timo ibleo della Sicilia, di barena della laguna veneta o di corbezzolo della Sardegna, sono solo alcuni esempi - e proteggerle dal rischio estinzione. E’ anche attraverso la ricerca di gusti, ricette e antiche tradizioni culinarie dimenticate, che si completa l’immagine di quel “turismo del miele” che può arricchire l’offerta in crescita dell’agriturismo italiano. Attraverso l’apicoltura, le Città del Miele promuovono il recupero delle aree rurali meno sviluppate, quelle montane in particolare, creando nuove opportunità economiche e sociali, legate ai prodotti di alta qualità. E’ così che nasce un dialogo continuo tra apicoltura e agricoltura, una positiva collaborazione di scambio basata sulla reciproca qualità produttiva. “Sentiamo l’obbligo morale di mantenere l’attenzione del Ministro perché il provvedimento di sospensione dei neonicotinoidi possa diventare divieto permanente” conclude il presidente Robaldo che, in occasione dell’incontro, ha consegnato al Ministro Zaia il “Melitites”, prelibato vino al miele, “cantato” da Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia, come simbolo di una collaborazione di qualità tra apicoltori e viticoltori, tra apicoltura e agricoltura. |
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http://www.cittadelmiele.it | |
(by Apitalia) | |