Una task force della Coldiretti contro la moria di api [Torna all'indice generale] |
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![]() L’obiettivo è quello di avere momenti di confronto ravvicinati nel tempo su un problema che negli ultimi anni ha arrecato gravi danni al settore. Durante l’incontro sono emersi alcuni contenuti e proposte che sono già all’attenzione delle Amministrazioni competenti. Gli apicoltori ed i tecnici provenienti da diverse aree territoriali, hanno riscontrato, a seguito del divieto di impiego di alcuni concianti stabilito dal decreto ministeriale 17 settembre 2008 e sue successive modificazioni, un netto miglioramento dello stato di salute delle api. Sebbene sia ancora presto per avere un quadro certo dell’impatto del decreto sulle condizioni degli alveari si è assunto l’impegno di raccogliere i dati per verificare nel tempo l’effettiva diminuzione della moria delle api facendo riferimento alle denunce di avvelenamento presentate durante l’attuale campagna dagli apicoltori. Qualora i dati raccolti dovessero confermare il trend di miglioramento in atto, si ritiene utile inviare una formale comunicazione al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali per chiedere, prima del termine temporale del divieto, previsto per il 20 settembre 2009, una proroga del decreto attualmente in vigore, nonché provvedere alla comunicazione della notizia a mezzo stampa. Sempre al fine di acquisire maggiori elementi conoscitivi in merito al fenomeno della moria delle api, saranno raccolti tutti gli studi dei quali le Federazioni e le associazioni di apicoltori sono a conoscenza, rendendoli disponibili sul sito Internet della Confederazione per far circolare il maggior numero di informazioni possibili sul problema e le sue eventuali soluzioni. Il gruppo di lavoro ha deciso, inoltre, di chiedere formalmente al Mipaaf che intervenga sui servizi fitosanitari regionali affinché nei bollettini informativi periodici siano inserite delle indicazioni agli agricoltori sulle corrette pratiche di impiego dei fitosanitari. Il perché? Non recare pregiudizio alle api e suggerire alle regioni di inserire nei corsi di formazione per il rilascio del patentino per l’acquisto dei prodotti fitosanitari, un apposito modulo formativo relativo al corretto uso di tali prodotti in considerazione dell’impatto negativo che, alcuni di essi, possono avere sulle api se scorrettamente impiegati nei tempi e modi di somministrazione. Inoltre, a seguito dell’entrata in vigore della nuova legislazione in materia di fitofarmaci, attualmente in corso si approvazione a Bruxelles, ed in occasione del Piano Nazionale che sarà elaborato dall’Italia per garantire un uso sostenibile dei fitofarmaci, si ritiene utile proporre ai Ministeri competenti che siano inserire delle misure specifiche per contenere gli effetti negativi che alcune di queste sostanze possono avere sulla salute delle api. Tra le priorità deve essere assicurata la formazione di tecnici specializzati che prestino assistenza tecnica alle imprese agricole al fine di garantire delle informazioni imparziali agli agricoltori nella scelta dei fitofarmaci e delle sementi, per evitare che tali decisioni siano univocamente influenzate dai tecnici delle multinazionali e dai rivenditori di tali mezzi di produzione. Sarà anche approfondita in sede comunitaria la possibilità che sia riconosciuto un regime di sostegno all’apicoltura visto che, proprio a seguito del fenomeno della moria delle api, l’Ue sta valutando la possibilità di prevedere alcune misure. E’ stato proposto, inoltre, che la Coldiretti attui al suo interno una campagna informativa sul problema della moria delle api divulgando le misure che gli agricoltori possono adottare per evitare che pratiche agronomiche scorrette possano recare danno alla salute delle api ed invitare ad una riflessione in merito alla reale necessità di impiegare sementi conciate. Occorre favorire, infatti, un rapporto di collaborazione sinergica tra agricoltori ed apicoltori al fine di evitare che si creino contrapposizioni ingiustificate di interessi visto il legame sinergico che esiste tra le due attività. Gli apicoltori ritengono utile una campagna di informazione verso i consumatori affinché sia difesa l’immagine di qualità del miele italiano perché non ci siano equivoci in merito al fatto che l’attuale problema della moria delle api non incide sulla bontà del prodotto che arriva al mercato. Il gruppo di lavoro si riunirà nuovamente alla fine di maggio anche al fine di valutare i dati nel frattempo raccolti sullo stato di salute degli alveari. |
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(by Savona News - f.r.) | |