Qualche sassolino nelle scarpe… [Torna all'indice generale] |
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![]() Suddiviso per categorie, abbiamo quello Politico che a Noi Apicoltori poco interessa, poi abbiamo quello Istituzionale ed infine quello i Categoria Apistica. Quello di Categoria è il più triste ed è espresso, volgarmente, da pseudo - colleghi verso Apicoltori, rigorosamente e vigliaccamente alle spalle, al solo scopo di denigrare. Un confronto leale con educata dialettica non rientra nella logica della vita comune. Il più inquietante è il “Coglione“ Istituzionale, se è pura offesa io non lo permetto e ad oggi lo registro per sentito dire. Alcuni ricettori lo ripetono a pappagallo e lo spalmano a dritta e a manca senza aver approfondito il concetto. Se lo accettiamo come pura offesa resta fine a se stesso, ma se andiamo ad approfondire il termine nel concetto Apistico e lo vediamo mirato a stimolarci, allora la parola assume un significato più acuto e di spunto per una riflessione. Fermo restando la sgradevolezza del termine che espresso in pubblico fa poco onore a chi lo utilizza! Le cose in Apicoltura in questi ultimi anni sono andate sempre più a peggiorare. La riprova? Una serie infinita di pesantissime sanzioni che sono sfociate nel penale con relative convocazioni presso le Caserme dei Carabinieri e non certo per una degustazione di tartine al miele a corollario di una sfilata di biancheria intima! E Noi Apicoltori cosa abbiamo fatto? Abbiamo accettato senza reazioni ogni sorta di accusa, mirabilmente ci siamo accapigliati direttamente e indirettamente, io mi sono preso la briga ed il gusto di difendere gli apicoltori ricevendo l’offesa, vorrei ricordare che di solito i “coglioni” vanno in coppia…se qualcuno vuole fare il paio con me è ben accetto! Corre voce che qualcuno in chiaro stato confusionale mentale, va spacciando per una sua creatura i recenti 5 ppb di tolleranza strumentale del P.N.R. 2009, facendo credere che c’è la possibilità di usare principi attivi di varia natura. Vergogna ! Vergogna per volersi appropriare di ciò che non gli appartiene e se merito c’è va solo ad AIIPA ed A.N.A.I. che hanno sollecitato sino in fondo le Istituzioni per avere una tolleranza strumentale, invito tutti a rivedere l’editoriale del dottor Ilari riguardo allo zero assoluto che non esiste. Vorrei ricordare a tutti che il documento condiviso, inviato al Ministero nel mese di luglio 2007, fu stilato in due documenti separati in quanto qualcuno si rifiutò di apporre la propria firma vicina alla mia come se io fossi un appestato. Mai gloria fu così vana! Resta il fatto che io posso certificare il mio titolo di apicoltore! Vergogna per tentare di illudere gli apicoltori che possono usare principi attivi sino a 5 ppb e che tutt’ora sono vietati per legge. Se non si conosce il significato della “tolleranza strumentale” è meglio lasciar perdere e non avventurarsi per sentieri che non competono. Ricordo a tutti che in “extra piano” i Dottori e le Dottoresse possono applicare le regole che competono al loro mandato. Non ha funzionato il ritornello che io avrei favorito gli invasettatori per il semplice motivo che le sanzioni sono state comminate agli apicoltori. Gli invasettatori si guardano bene da comperare miele non in regola. Per futura memoria, onde evitare appropriazioni illecite, vi anticipo che il peggio deve ancora venire nella forma di INPS e Agenzia delle Entrate. L’apicoltura è a pieno titolo tra le attività che producono reddito e pertanto in barba ad una legge che non funziona e ne è la riprova il Tavolo di Lavoro istituito presso il ministero della Salute per la Nuova Anagrafe Apistica che Noi di A.N.A.I. sollecitammo nel 2006, vedrà la rivalutazione dell’apicoltura Hobbista e Professionista. Detenere 50 alveari con una produzione dai 10 ai 15 quintali di miele con relativa produzione di polline, cera, propoli e sciami non sarà più un merito di hobbi, ma puro reddito. Per tornare allo specifico termine, “coglione “ lo sarei se dessi ascolto a quei soggetti che nulla hanno a che fare con l’apicoltura. Accetto del “coglione” per non avere la capacità di fare quadrato e rompere le scatole alle istituzioni per avere a disposizione prodotti certi e sicuri per la salute delle api e dell’uomo. CONTINUO A RICEVERE TELEFONATE DI APICOLTORI DA TUTT’ITALIA CHE MI SEGNALANO MORIE DI API A CAUSA DELLA VARROA. La misura è colma dobbiamo passare ai fatti! Invito Voi tutti che vi sentite apicoltori a scegliere i giusti rappresentanti perché portino avanti LE VOSTRE ESIGENZE con rispetto, competenza e capacità apistiche reali. Non mettete al comando della nave il mozzo, altrimenti gli scogli diventano realtà: vi esorto a fare vostro l’inno alla libertà di Beppe Grillo: … un “Vaffa” al momento giusto che sia esplicativo e risolutivo per sempre: Io a Voi tutti posso offrire solo le cose più preziose che ho: il mio rispetto e il mio tempo. |
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(by Presidente A.N.A.I. - Sergio D’Agostino) | |