Le api contano fino a 4 e distinguono i colori [Torna all'indice generale] |
|
![]() Il team ha sottoposto alcune api ad un esperimento, ricavandone la certezza che questi minuscoli insetti, pur avendo un cervello dal peso di 1 milligrammo, possono arrivare a contare fino a 4. I ricercatori hanno collocato all’interno di un tubo cinque placchette: soltanto all’interno di una di queste era stato inserito del nettare. A quel punto hanno liberato le api, che sono subito volate diritte verso la placchetta contenente il cibo. Ma la novità è che, nel momento in cui il nettare era integralmente rimosso, le api continuavano a scegliere la stessa placchetta. “Abbiamo scoperto - dice il professor Mandyam Srinivasan - che se le api vengono allenate, ad esempio, a volare verso la terza placchetta, continueranno a sceglierla autonomamente. Allo stesso modo, se insegni loro a preferire la quarta, loro andranno là, e così via”. Ma attenzione: i ricercatori hanno, infatti, scoperto che questa loro particolare abilità di contare le placchette si ferma a quattro. Oltre non riescono ad andare. Il team dell’università del Queensland ha anche dimostrato che le api possono imparare a distinguere i colori ed essere allenate a volare attraverso complicati labirinti. Lo stesso professor Srinivasan, che lavora nell’Istituto per lo studio del cervello, è riuscito a scoprire, per primo, che le api possono riconoscere oggetti successivamente camuffati: se qualcosa che loro avevano visto viene coperto, loro sapranno comunque individuarlo. Allo stesso modo, non solo sanno riconoscere vari tipi di profumi, creando un’associazione tra questi e il luogo in cui si trovavano, ma possono anche afferrare il concetto di somiglianza tra un oggetto e l’altro. Secondo un’altra ricerca, dei cinesi della Zhejiang University di Hangzhou, e dell’università australiana di Canberra, le api appartenenti a specie differenti si distinguono tra loro arrivando a parlare “dialetti” diversi. “Più studiamo queste creature con un cervello minuscolo, della grandezza di un chicco di sesamo, e più ce ne meravigliamo. Posseggono molte delle capacità intellettive che ha anche l'uomo”, afferma Srinivasan. |
|
(by La Repubblica - di MARCO PASQUA) | |