Moria api: Sospensione pesticidi a td, ora tocca a Berlusconi [Torna all'indice generale] |
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![]() Ma come si è arrivati a questa ipotesi se solo giovedì 11 settembre le regioni e le province autonome, nel corso del comitato tecnico Stato-regioni hanno richiesto all’unanimità la sospensione cautelativa dei neonicotinoidi? Richiesta delle regioni motivata, come spiegato dal funzionario tecnico dell’assessorato all’Agricoltura della regione Piemonte Gianfranco Termini “anche dai dati raccolti da ciascuna regione, visto che, solo per quanto riguarda il Piemonte, su 28 campioni raccolti 24 presentavano tracce dei principi attivi indiziati”. Secondo l’assessore all’Agricoltura della regione Emilia Romagna Tiberio Rabboni, la decisione di sospendere l’utilizzo dei neonicotinoidi solo per un anno “potrebbe essere dovuta ai tempi tecnici legati alla necessità di acquisire ulteriori dati”. Rabboni ha infatti spiegato al VELINO che la sospensione cautelativa “è finalizzata ad acquisire dai produttori – Basf, Bayer e Syngenta ndr – la dimostrazione tecnico-scientifica che non esiste correlazione tra moria di api e concianti neonicotinoidi”. Ma ancora non è chiaro, spiega l’assessore, se la sospensione a tempo determinato di cui parla Zaia sia dovuta da “un orientamento del ministero o dai tempi tecnici regolati da apposte normative”, aggiunge l’assessore all’agricoltura della regione Emilia Romagna. Dal ministero dell’Agricoltura fanno sapere che la decisione riguardo a un’eventuale sospensione non dipende da loro, se non marginalmente. Ed è vero. L’Italia infatti è l’unico paese europeo in cui – teoricamente per motivi di ulteriore sicurezza – è il ministero della Salute ad avere la competenza sugli agro farmaci. A differenza di quanto accade negli altri paesi dell’Unione europea nei quali le questioni legate agli agro farmaci fanno capo direttamente al ministero dell’Agricoltura, in Italia le Politiche agricole possono solo chiedere che sia avviata una procedura di revisione nei confronti dei pesticidi ma la decisione finale riguardo un’eventuale sospensione spetta alla Salute. Ma il ministero della Salute sembra che stavolta faccia sul serio e la questione è destinata a non rimanere chiusa tra i confini nazionali. Dal canto suo infatti, il sottosegretario alla Salute Francesca Martini ha fatto sapere in una nota che, oltre alla commissione consultiva per i prodotti fitofarmaci prevista il 16 settembre a Roma, “il ministero ha già richiesto alla Commissione europea un’approfondita discussione sul tema che si terrà nel corso della riunione del Comitato della catena alimentare del 25-26 settembre per l’adozione di comportamenti uniformi tra tutti gli stati membri a tutela della salute pubblica, animale e dell’ambiente”. |
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(by Il Velino - Edoardo Spera) | |