Quattro prodotti lariani verso il Dop: c’è anche il Miele di acacia. [Torna all'indice generale] |
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![]() La scelta è ricaduta su quattro prodotti completamente diversi che però, una volta ottenuto il marchio, offrirebbero ai comaschi e ai turisti un ampio ventaglio di scelta. Stiamo parlando del missoltino, del miele di acacia, della patata bianca lariana e del formaggio Semuda. La speranza, nel giro non breve di un paio d'anni, è dunque di poter ottenere dal ministero dell’Agricoltura il marchio Dop, attribuito a quegli alimenti le cui peculiari caratteristiche qualitative dipendono essenzialmente o esclusivamente dal territorio in cui sono prodotti. Affinché un prodotto sia Dop, tra l'altro, le fasi di produzione, trasformazione ed elaborazione devono avvenire in un’area geografica delimitata, quella lariana appunto, e devono attenersi a rigide regole stabilite nel disciplinare di produzione. Il rispetto di tali regole è garantito da uno specifico organismo di controllo. «Abbiamo in corso una collaborazione con la Camera di commercio con l'obiettivo di ottenere il marchio Dop su miele, missultin, Semuda e patata bianca - dice l'assessore provinciale all'Agricoltura, Ivano Polledrotti – L’iter per alcuni prodotti potrebbe chiudersi, speriamo positivamente, in un paio d’anni, per altri ne serviranno anche tre. Stiamo formalizzando gli accordi e le intese con la Camera di commercio con una compartecipazione economica al 50%». Tutto è nato però dalla richiesta del Consorzio “Sapori di Terra Sapori di Lago”. «Effettivamente la spinta è stata loro - continua Polledrotti - Poi noi, come enti pubblici, siamo andati nella direzione richiesta che tra l’altro si sposa con le direttive del nostro piano agricolo. Il nostro obiettivo è ovviamente quello di certificare prodotti di qualità che già abbiamo». Nel dettaglio, per i pochi che non lo conoscessero, il missoltino è un agone (pesce tipico del lago di Como) desquamato e lavato che viene posto a essiccare e stivato in contenitori tra strati di foglie di alloro, per poi essere pressato per la fuoriuscita graduale del grasso, e infine conservato in contenitori per almeno 60-90 giorni. Per quanto riguarda il miele, diversi prodotti del Lario avrebbero potuto ambire al marchio Dop, ma la scelta è caduta su quello di acacia in quanto molto conosciuto e tipico delle zone prealpine. Da più di vent’anni, tra l'altro, il miele lariano e studiato per le sue qualità organolettiche. La patata bianca invece, tradizionalmente coltivata nelle nostre zone, ha caratteristiche particolari che riguardano la tipologia della polpa, piuttosto farinosa e indicata dunque per purè e gnocchi. Il formaggio Semuda, infine, è un prodotto dal sapore molto delicato e consumato dopo una stagionatura che può andare da 40 giorni a 6 mesi. |
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(by Corriere di Como - Mauro Peverelli) | |