Un probabile indiziato per la moria di api [Torna all'indice generale] |
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![]() E’ un virus il primo indiziato nelle indagini sulla Colony Collapse Disorder (CCD), il misterioso spopolamento degli alveari che si sta verificando negli Stati Uniti, della considerevole moria di api che sta colpendo in questo periodo gli Stati Uniti. I dati? Tra il 50 e il 90 per cento delle colonie gestite dagli apicoltori sono state colpite, con gravi rischi anche per l’impollinazione di numerose colture. Dunque, come già detto la task force di scienziati americani incaricata di scoprirne le cause ha individuato in tutti i campioni prelevati dagli alveari affetti da CCD la presenza dell’Israeli Acute Paralysis Virus (Iapv), identificato dai ricercatori israeliani nel 2004 e finora mai rilevato nel continente americano. Ad aumentare i sospetti, scrivono i ricercatori in un articolo pubblicato questa settimana su Science, è la coincidenza tra l’importazione di api dall’Australia e le prime segnalazioni da parte degli apicoltori statunitensi dell’insolita diserzione delle api dagli alveari.Tutto ciò fa presuppore che fra i due avvenimenti ci sia una stretta correlazione. Negli alveari si osserva anche che dopo la morte delle api nell’alveare restano solo le regine e una gran quantità di cibo. Tuttavia, l’Iapv, che si manifesta con un tremore delle ali e la progressiva paralisi dell’insetto fino alla morte all’esterno dell’alveare, è stato rilevato anche in campioni di colonie sane, o apparentemente tali. Per questo i ricercatori ipotizzano che a determinare la CCD sia il concorso di più cause: la combinazione con altre infezioni o condizioni di stress quali l’impiego di pesticidi nelle colture o negli stessi alveari per il controllo di altre malattie. |
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(by Galileo – Giornale di scienza e problemi globali (m.b.)) | |