Una competizione a tutto miele [Torna all'indice generale] |
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![]() Saranno protagonisti gli apicoltori locali, alla rassegna gastronomica “Il BonTà”, che si svolgerà alla Fiera di Cremona dal 10 al 13 novembre 2007. Il fine ultimo? Promuovere e diffondere sempre più la cultura del nostro prodotto tipico di qualità: si terrà un concorso che coinvolgerà gli oltre 150 apicoltori della provincia e che premierà il miele più buono del territorio. Un’iniziativa che servirà anche per scoprire molte produzioni che spesso sono poco conosciute dai consumatori, ma che rappresentano certamente una delle eccellenze dell’agroalimentare di qualità. Con 400 grammi pro capite l’anno non si può dire che gli italiani siano oggi dei gran mangiatori di miele, ma indubbiamente la cultura sul «nettare degli dei» sta crescendo, e con la cultura i consumi che, nell’ultimo anno, hanno segnato una ripresa. Questo anche perché l’Italia è l’unico Paese al mondo che può vantare moltissime varietà di mieli pregiati, dall’acacia (il più amato) al castagno, dall’eucalipto al girasole, per arrivare agli ottimi millefiori. Un giro d’affari, quello del miele, che muove oltre 60 milioni di euro per una produzione nazionale che supera abbondantemente le 14 mila tonnellate. Sono in Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte che si trovano i maggiori apicoltori nazionali (in Italia sono oltre 50mila) ed hanno un bel da fare: sono infatti più di un milione gli alveari destinati alla produzione, e sono abitati da ben 55 miliardi di api. Un patrimonio ricco che va difeso dagli attacchi dei produttori esteri, che si affacciano con sempre maggiore insistenza sul mercato nazionale. Ancora una volta è la Cina che spaventa, essendo uno dei maggiori produttori mondiali, ma con una qualità che nulla ha a che vedere con il miele italiano. Le proprietà del miele sono da ascriversi alla sua composizione zuccherina e comune, quindi, agli altri alimenti prevalentemente glucidici. La ricchezza del fruttosio conferisce al miele alcune proprietà che gli altri alimenti dolci non hanno. A questo zucchero si deve il maggior potere dolcificante e anche il prolungato effetto energetico del miele: il glucosio viene bruciato immediatamente mentre il fruttosio deve prima subire una piccola trasformazione e resta quindi disponibile per l'organismo un po' più a lungo. Il fruttosio è dotato di proprietà emollienti, umettanti e addolcenti che possono essere utili sia a livello del cavo boccale e della gola che dello stomaco e dell'intestino. Alcuni usi infine trovano una spiegazione in riferimento alla concentrazione zuccherina e al suo pH acido. E non difettano le proprietà antibatteriche. Si è dimostrato che l'attività antibatterica del miele diluito sarebbe dovuta all'azione della glucosio-ossidasi contenuta. |
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(by Cremona Web - Silvia Galli) | |