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Ministero Salute: Non è colpa dei neonicotinoidi
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“Non ci sono i presupposti per una sospensione cautelativa dei neonicotinoidi. Verificheremo i motivi che hanno spinto la Francia a procedere per una sospensione dell’utilizzo in agricoltura del Gaucho, perché, nonostante questo provvedimento, a quanto mi risulta, le api continuano a morire anche oltralpe”. Lo dichiara al VELINO Antonio Consolino, direttore dell’ufficio dei prodotti fitosanitari del ministero della Salute in seguito all’incontro avvenuto il 3 luglio scorso al quale hanno partecipato il ministero della Salute, dell’Agricoltura e dell’Ambiente per parlare del problema della crescente moria delle api. I neonicotinoidi sono dei pesticidi sistemici prodotti da Bayer, Basf e Syngenta, che secondo molti studi di laboratorio condotti anche dall’Università di Bologna e dall’Istituto sperimentale zooprofilattico delle Venezie, \"risultano indubbiamente essere molto tossici per le api, influendo sul loro sistema nervoso e non permettendo loro l’orientamento necessario per fare ritorno in alveare”. I pesticidi e i concianti neonicotinoidi, entrerebbero nel ciclo vitale delle piante durante la semina o i trattamenti diretti, e verrebbero assimilati dalle api in fase di impollinazione. Secondo Consolino, dai dati tecnici scientifici portati al tavolo di discussione, “non è emersa alcuna responsabilità diretta dei neonicotinoidi nella scomparsa degli alveari in Italia”.

Le associazioni apistiche italiane avevano, i giorni scorsi, inviato una lettera congiunta ai tre ministeri chiedendo “maggiore attenzione al settore del miele”, perché dagli studi condotti fino ad ora risulta “inequivocabile l’implicazione dei neonicotinoidi nella scomparsa dei preziosi insetti”, garanti della biodiversità. “C’è molta attenzione da parte nostra”, prosegue Consolino. “Lavoreremo con il ministero dell’Agricoltura e dell’Ambiente per mettere in atto ogni sforzo al fine di tutelare le api”. Quello della moria di api, spiega il direttore dell’ufficio fitosanitario del ministero dell’Ambiente, è un problema complesso che necessita un approccio multifattoriale. “Occorre assolutamente individuare le cause di questa strage e stabilire quanto prima un programma di mitigazione. Ma le ipotesi da prendere in analisi sono tante”. Oltre all’impatto dei neonicotinoidi sulle api, sono da considerare come possibili cause anche alcune malattie particolarmente pericolose, i parassiti provenienti dall’oriente come il Nosema Varroe, i cambiamenti climatici e addirittura le onde elettromagnetiche. “Vogliamo comunque approfondire la questione e coinvolgeremo nelle nostre ricerche le associazioni di categoria per apprendere da loro le informazioni necessarie sullo stato di salute degli alveari”. Quanto discusso alla riunione del 3 luglio dal ministero della Salute, dell’Ambiente e delle Politiche agricole, sarà sottoposto il prossimo 12 luglio all’attenzione della commissione Consultiva del ministero della Salute.
 
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(by il Velino - Edoardo Spera)