Federazione Associazioni Apicoltori del Trentino [Torna all'indice generale] |
|
![]() • Associazione Apicoltori Fiemme e Fassa. • Associazione Apicoltori Valsugana Lagorai. • Associazione Apicoltori valli di Sole, Pejo e Rabbi. • Apicoltori in Vallagarina Associazione. Il sodalizio è nato nel dicembre 2014 e raccoglie circa 600 apicoltori iscritti alle 4 associazioni con una vastissima copertura territoriale sul territorio provinciale. Il Consiglio della Federazione Associazioni Apicoltori del Trentino è formato da 8 consiglieri, due per ciascuna associazione, uno di essi (Romano Nesler) ricopre la carica di presidente e uno quella di vice presidente (Beniamino Rizzoli). Le funzioni di segretario e tesoriere sono espletate da Alberto Buffa apicoltore di APIVAL, non facente parte del Consiglio. Gli altri consiglieri sono: Paolo Paterno, Francesco Moratti, Gentilini Carlo, Fausto Zeni, Paolo Chiusole e Marco Vettori. Con l’eventuale ingresso di nuove associazioni il Consiglio della Federazione potrà ampliarsi come già previsto dallo statuto che, a condizioni particolari, permette anche l’aggregazione con realtà associative molto piccole, aspetto questo importante per una realtà geografica come quella trentina articolata anche in valli molto decentrate con una popolazione limitata. Gli scopi principali della Federazione Associazioni Apicoltori del Trentino sono: • mantenere piena autonomia delle singole realtà associative che sono vicine agli apicoltori e ai loro problemi, garantendo un servizio di qualità su tutto il territorio; • creare sinergie e collaborazioni per progetti comuni con valenza più ampia da gestire su tutto il territorio provinciale. La Federazione Associazioni apicoltori del Trentino è nata di recente, ma vi è alle spalle una lunga storia. Il primo riferimento, e il più importante, è stato il maestro Abramo Andreatta, maestro di scuola e di apicoltura, punto di riferimento di moltissimi apicoltori che, con abile regia, era riuscito a creare un'associazione provinciale, ma anche ad articolare la stessa su gruppi di valle che ne costituivano l'ossatura sul territorio. Il maestro Andreatta, in collaborazione costante con S. Michele, è stato anche promotore di numerosissimi corsi di formazione per apicoltori. Questo binomio fra apicoltura e ricerca va ripreso e valorizzato, riportando gli esperti apistici nel contesto di un coordinamento e di una formazione che siano seri e autorevoli. L’assetto organizzativo creato allora, con assemblee valligiane in cui venivano eletti i delegati che costituivano l'assemblea provinciale, ricalca precisamente quello attuale: le singole associazioni oggi operano in modo del tutto autonomo sul territorio a diretto contatto con le problematiche locali dell’apicoltura, ma d’altra parte la Federazione garantisce di poter affrontare in modo sistematico e significativo anche le questioni con valenza provinciale. Con il ritiro del maestro Andreatta iniziarono i problemi gestionali e, in assenza di un riferimento carismatico di quella portata, prevalsero alla fine interessi personali che tolsero credibilità all’idea che un’unica associazione potesse rispondere sia alle esigenze delle realtà apistiche a livello locale sia a quelle più generali con valenza provinciale. Le realtà apistiche periferiche del Trentino si sentivano abbandonate al proprio destino e prive di un valido supporto ed è stato per far fronte a tale mancanza che si formarono prima l’associazione Apicoltori Valsugana Lagorai, qualche anno dopo l’Associazione Apicoltori valli di Sole, Peio e Rabbi e infine, fu costituita l’ Associazione Apicoltori in Val Lagarina. Per l’associazione Apicoltori Fiemme e Fassa, che aveva invece già alle spalle una propria storia, fu semplicemente un ritornare alla piena autonomia operativa. Va sottolineato, d’altra parte, che non sarebbe certo facile per un’unica associazione rispondere al contempo in modo efficace sia alle problematiche locali sia a quelle più generali. Anche in altre zone di montagna, come ad esempio in Tirolo, in presenza di una realtà associativa molto più frammentata della nostra, è stata costituita una Federazione delle Associazioni che permette una regia unica per le problematiche comuni con risultati certamente molto positivi. Nel febbraio del 2013 le quattro associazioni si consorziarono costituendo la Rete Associazioni Apicoltori del Trentino, allo scopo di poter condividere progetti comuni. La Rete non aveva organi di rappresentanza perché l\'intento era solo quello di gestire progetti che potessero avere importanza a livello provinciale. Nell’ambito di questa collaborazione è stata organizzata l’assistenza tecnica alle aziende apistiche, sono stati attivati seminari e convegni, sono state diffuse informazioni tecniche agli apicoltori per mezzo di notiziari e tramite i siti Web, sono stati organizzati incontri di approfondimento. Il lavoro svolto all’interno della Rete è stato estremamente positivo: ciascuna associazione ha messo a disposizione risorse umane ed economiche proprie per raggiungere gli obiettivi fissati e i risultati sono stati certamente molto buoni. E’ stato raggiunto un risultato fino a pochi anni or sono decisamente impensabile: non solo si è riusciti ad essere vicini alle problematiche degli apicoltori delle valli, ma si è potuto anche affrontare assieme qualche progetto comune per l’apicoltura trentina. Mancava solo un ultimo passo: quello di dare al sodalizio fra le quattro associazioni una struttura stabile e rappresentativa che potesse non solo operare, ma anche rappresentare a pieno titolo le associazioni aderenti: proprio per rispondere a quest’ultima esigenza è nata la Federazione Associazioni Apicoltori del Trentino. Scopo finale è infatti quello di fornire un servizio di qualità agli apicoltori tramite le singole associazioni operanti sul territorio avendo però un organismo di secondo livello che rappresenti l’apicoltura trentina nel suo complesso. |
|
(by Romano Nesler, Presidente Consiglio Federazione Associazioni Apicoltori del Trentino - 20.02.2015) | |