Attualità
Il mondo delle api a misura d'uomo
[Condizioni di accesso ai contenuti di Apitalia Online]
 
 
Il re è nudo?
[Torna all'indice generale]
  
Quando gli apicoltori prendono carta e penna e decidono di far sentire la loro voce vuol dire che le cose in apicoltura stanno prendendo davvero una brutta piega. Riceviamo questa lettera di Ermanno e per dovere di cronaca pubblichiamo. Le persone chiamate in causa avranno lo stesso spazio per far valere le loro considerazioni. Critica, d'altronde, non è una parola che ha un'accezione negativa ma l'attività del pensiero impegnata nell'interpretazione e nella valutazione di un fatto, di un'azione.

Il re è nudo?

Ho letto la lettera della FAI intitolata “Scarafaggi e FAI Calabria” pubblicata da APITALIA, e mi viene da sorridere.
Certo che si sta mettendo in dubbio la credibilità e la capacità delle istituzioni (e delle Associazioni): sono stati commessi tanti e tali errori, che nemmeno dei dilettanti avrebbero potuto fare peggio, questo perlomeno è il mio pensiero. Del resto, è pieno diritto dei cittadini criticare le istituzioni quando ritengano che queste non facciano il loro dovere. Critica non è una parola che ha un'accezione negativa ma l'attività del pensiero impegnata nell'interpretazione e nella valutazione di un fatto, di un'azione.
Dal Presidente della Repubblica, a quello del Consiglio, fino all’ultimo Operatore Ecologico del Paese, sono tutti dipendenti dei cittadini italiani. Sono pagati con i soldi dei cittadini italiani, e ad essi devono rendere conto.
Una volta c’era il Re, e finché tutti credevano che fosse di provenienza Divina, nessuno fiatava. Ci volle un bambino ingenuo perché tutti si svegliassero, aprissero gli occhi e vedessero che il Re era nudo. Solo un bambino aveva avuto il coraggio di dirlo. Oggi ci sono le Istituzioni, ma la storia è la stessa. Se sbagliano, bisogna avere il coraggio di dirlo. A loro, certo, il diritto di replica. Pane al Pane e Vino al Vino.
Qualcuno sta cercando di vendere agli italiani l’idea che se si riforma il lavoro, si creano posti di lavoro: i posti di lavoro si creano quando la domanda aumenta, e quando la domanda aumenta le imprese non hanno paura ad assumere. Qualcuno vuol fare un disegno a Renzi per spiegargli che, se un’azienda non ha ordini, non assume ma licenzia? Poi ne faremo uno per spiegare come si fa ad aumentare la domanda.
Qualcuno vuol spiegare alle Istituzioni intervenute in Calabria che un cordone sanitario è tale soltanto se è fisicamente impossibile oltrepassarlo? O basta scrivere un pezzo di carta con scritto «è fatto divieto di spostare gli apiari» perché questi non si spostino?
Vogliamo fare un piccolo elenco degli errori che sono stati fatti in Calabria?

1. La notizia della scoperta di un focolaio è stata messa su internet senza che PRIMA fosse preparato un piano di intervento.
2. Il decreto di divieto di movimentazione degli apiari è arrivato con enorme ritardo.
3. Non è stato istituito alcun cordone sanitario.
4. Sono stati chiamati a operare veterinari senza alcuna competenza apistica.
5. E’ stato utilizzato il fuoco, quando esistevano valide alternative (l’anidride solforosa, solo per citarne una) che avrebbero permesso di salvare almeno arnie e favi di miele.
6. Sono stati distrutti gli apiari per intero, e non solo le colonie positive, e questo ha impedito di comprendere la dinamica di diffusione del parassita.
7. E’ stato trattato il terreno indiscriminatamente, anche dove non erano state trovate larve o alveari distrutti dalle stesse: perché avvelenare il terreno, se non c’è n’era bisogno?
8. Non si è fatto nulla per trovare il punto zero, l’origine dell’infezione: nessuno si è preoccupato nemmeno di chiedere da dove erano arrivati i pacchi d’ape acquistati a febbraio da un azienda all’interno del focolaio. Nessuno si è preoccupato di capire se anche altre aziende, magari in altre regioni d’Italia, avevano acquistato pacchi d’ape nella stessa occasione.
9. Sono state suggerite e utilizzate delle trappole assolutamente inaffidabili: l’SHB rifugge la luce e si propone un polionda trasparente? Esistono studi sull’efficacia e l’affidabilità delle trappole. Usiamoli.
10. Non è stato richiesto il supporto di ricercatori o entomologi che già avevano affrontato l’emergenza SHB cercando di arginarla (quelli Canadesi, che subito si erano resi disponibili, solo per fare un esempio..).
11. I veterinari delle Regioni limitrofe, sono stati “invitati” ad eseguire dei controlli: se davvero si voleva eradicare il parassita, occorreva dare un ordine perentorio, non invitare, tant’è che i controlli sono cominciati con due mesi di ritardo.

Potrei continuare, ma credo che quanto sopra sia già sufficiente. Viene in mente soltanto una parola: IMPROVVISAZIONE. Funziona solo quando sono gli artisti a farla.
Concludo, mettendo una ciliegina sulla torta: i nuclei trappola posizionati dove tutto dovrebbe essere stato distrutto e sterilizzato, hanno catturato altri scarabei. E’ forse il caso di controllare anche qualche arancia della piana di Gioia Tauro, una di quelle cadute a terra? In Australia ed in Florida l’SHB non solo sopravvive, ma si riproduce efficacemente nutrendosi di arance. Ne parLavo martedì in Alsazia con degli apicoltori che avevano lavorato in Australia per diversi anni. Vicino c’era un apicoltore Belga che a un certo punto è impallidito e mi ha chiesto: «ma da dove vengono le arance Sanguinelle?».
Che io sappia, dalla Sicilia. Perché mi fai questa domanda?» gli ho risposto.
E lui: «Perché a Binche, in Belgio, per festeggiare il carnevale, ci tiriamo quintali di Arance».
«Azz. - ho pensato - per fortuna che a febbraio in Belgio fa freddo. Almeno di solito è così…».
A parte gli scherzi, per affrontare un’emergenza, ci vuole gente competente. Ci vuole nelle istituzioni, ma ci vuole anche nelle Associazioni. Ed è ora di finirla di andare in ordine sparso: serve una sola associazione nazionale, che raggruppi quelle Regionali (una per Regione) suddivise per distretti.
Le api non sono né di destra, né di centro, né di sinistra. I partiti non esistono più, spieghiamolo anche agli apicoltori. E ai presidenti delle Associazioni.
Il Re è nudo? Penso proprio di sì. Qualcuno lo spieghi a Cirone. Con simpatia.
 
(by Ermanno De Chino - 21.11.2014)