A proposito di panico [Torna all'indice generale] |
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![]() se da un lato posso accettare il clamore fatto intorno a Aethina tumida, di contro ritengo importante riflettere attentamente su quanto si va a comunicare per non creare panico (... o forse c'è qualcuno che punta a denari pubblici, cioè di NOI APICOLTORI?). Sin dall'inizio ho preso una posizione. Ve la ricordo. “BRUCIARE TUTTO la ritengo una ultima ratio...”, vedi peste americana. In Australia, Canada e America ci convivono da anni con Aethina... partiamo dalla loro esperienza. Ricevo telefonate e documenti a non finire... ritengo mio dovere stemperare gli eccessi di allarme. Mi si chiede spesso se sono allarmato... non sono allarmato ma preoccupato, cerco di capire il fenomeno, dialogando con esperti e mi predispongo per difendere LE MIE API e quelle di tutti i miei colleghi. Ho preso da tempo contatti con diverse aziende per avere a disposizione le trappole. Non stiamo vivendo tempi tranquilli: nel caos di una profonda crisi economica abbiamo avuto il Cinipide del castagno e abbiamo scoperto la malsana legge che vietava l'importazione dell'antagonista ... ci vorranno anni per riavere le produzioni abbondanti di miele. A seguire, la bastonata è arrivata sull'eucalipto poi quest'anno il clima ha detto la sua in modo violento con un crollo del 70 % della produzione a cui Noi pisani e lucchesi dobbiamo assommare la violenza dei furti. Ora scopriamo Aethina. Manca qualcosa? Carissimi colleghi dobbiamo continuare a mantenere la calma, farsi prendere dal panico non serve. Aethina è in circolazione mi sento di dirvi di lasciare al Ministero il compito di coordinare tutte le azioni future da intraprendere e invito caldamente coloro che non hanno le api e che in passato non le hanno mai avute di stare sereni e lasciare a NOI APICOLTORI di decidere cosa fare e se ci fossero denari da avere di riceverli senza intromissioni. |
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(by Sergio D\'Agostino Rossi, presidente ANAI - 6.10.2014) | |