Alla conoscenza di molecole indesiderate [Torna all'indice generale] |
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![]() Massimo Ilari Alessandro Tarquinio Antibiotici: tetracicline Le tetracicline sono antibiotici ad ampio spettro che trovano impiego principalmente nel trattamento delle infezioni del tratto respiratorio, dell’apparato genitale, e nel trattamento dell’acne. Le tetracicline sono sempre meno prescritte a causa del diffondersi di resistenze batteriche. Tra le tetracicline si ricordano: Tetraciclina, Demeclociclina, Doxiciclina, Limeciclina, Minociclina e Oxitetraciclina. La terapia con tetracicline è sconsigliata nei soggetti con insufficienza epatica e renale. Inoltre, a causa della loro capacità di legarsi al calcio, possono depositarsi nell’osso in fase di crescita e nei denti, causandone colorazione ed ipoplasia dentaria. L’impiego delle tetracicline è sconsigliato nei soggetti pediatrici di età inferiore ai 12 anni e nelle donne in gravidanza o in fase di allattamento. Gli effetti indesiderati delle tetracicline sono: vomito, diarrea, disfagia ed irritazione esofagea. L’assunzione di tetracicline, in rari casi, può dar luogo ad epatotossicità, discrasie ematiche, fotosensibilità, rash, dermatite esfoliativa, orticaria, angioedema, anafilassi e pericarditi. In alcuni casi, le tetracicline possono causare cefalea e disturbi della vista, mentre nei bambini prominenza della fontanella. Prodotti a base di tetracicline: Tetraciclina: Ambramicina; Demeclociclina: Bassado, Miraclin; Limeciclina: Tetralysal; Minociclina: Minocin; Oxitetraciclina: non commercializzata in Italia. Antibiotici: Cloramfenicolo Il Cloramfenicolo è un antibatterico ad ampio spettro, il cui impiego è limitato dalla sua tossicità ( anemia aplastica). Il Cloramfenicolo è elettivo nella febbre tifoide ed in altre infezioni gravi da Salmonella. Altre indicazioni: meningite da Haemophilus influenzae, meningococchi o pneumococchi quando non può essere utilizzata una b-lattamina, nelle infezioni gravi provocate da Bacteroides fragilis e nelle infezioni da rickettsie non sensibili alla Tetraciclina o nelle quali non può essere impiegata la Tetraciclina. L’impiego di Cloramfenicolo è controindicato in gravidanza, durante l’allattamento ed in caso di porfiria. Nei pazienti con epatopatia è opportuno ridurre i dosaggi di Cloramfenicolo. Gli eventi avversi causati dal Cloramfenicolo sono alterazioni ematologiche, neurite periferica, neurite ottica, eritema multiforme, nausea, vomito, diarrea, stomatite, glossite, emoglobinuria notturna. Nei neonati con una funzionalità epatica ancora poco definita, è possibile che il sovradosaggio dia origine a distensione addominale, cianosi pallida, collasso circolatorio ( sindrome grigia ). Prodotti a base di Cloramfenicolo: Chemicetina, Cloramfenicolo. MedicinaNews.it |
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(by Apitalia) | |