Il Prof. Giancarlo Ricciardelli D’Albore, nostro collaboratore scientifico, ha studiato, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, per circa 20 anni, i mieli di quel territorio, la Sistematica ed il comportamento degli Apoidei, compresi i Bombi e le api inselvatichite. Ha notato, più volte, le api uscire o entrare negli anfratti rocciosi dei Monti Sibillini, anche oltre 2000 metri di altitudine. Durante le sue ricerche, è venuto a contatto con gli apicoltori del luogo; in particolare, con il Sig. Calvà, noto apicoltore di Tempori-Ussita (Macerata), il quale ha concordato sulla presenza di famiglie di api inselvatichite negli anfratti rocciosi, il più delle volte inaccessibili. Nei pochissimi anfratti raggiungibili, ha scoperto che quelle api sono completamente prive di Varroa. Più volte ha auspicato che sarebbe stato opportuno poter utilizzare regine di famiglie di quegli anfratti, perché certamente capaci di trasmettere geneticamente alle operaie la capacità di rendersi immuni da questo pericoloso parassita. Pertanto, e in conclusione, il Prof. Ricciardelli D’Albore, a seguito delle sue esperienze, si ritiene in accordo con gli esperti svizzeri, che ritengono inadeguata la distruzione delle api inselvatichite. |