Apicoltura: sugli antibiotici novità in arrivo dal ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità [Torna all'indice generale] |
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![]() “Si sta per varare una strategia più morbida sui livelli di antibiotici presenti nel miele per venire incontro agli apicoltori che intendono venirne fuori e farla finita con un metodo apistico mediante il quale si poteva usare di tutto in alveare. In parole povere, il ministero della Salute ha deciso di aiutare gli apicoltori in difficoltà attuando una linea improntata su una maggiore tolleranza. Subito dopo, però, si tornerà a diminuire i livelli perché gli antibiotici rappresentano un grave danno per la salute umana e animale, senza risolvere i problemi della peste americana. La cosa più giusta è tenere, finita la fase di conversione, ferma la barra sul residuo zero. Ho fiducia negli apicoltori e a loro dico di puntare tutto sulla qualità per garantirsi un futuro produttivo” ha dichiarato ad Apitalia il dottor Giorgio Camponi, Direttore generale del Segreteriato Nazionale per la Valutazione del Rischio nella Catena Alimentare (ministero della Salute). Un grosso successo questo per Apitalia che si è fatta promotrice presso le autorità sanitarie di una linea più soft sugli antibiotici. Una precisazione. Siamo sempre per il residuo zero ma riteniamo non sia giusto criminalizzare gli apicoltori che vogliono farla finita con gli antibiotici e che sino ad oggi non sono mai stati aiutati nella loro lotta contro la peste americana. Con questa decisione finisce la criminalizzazione dell’apicoltura. Le Istituzioni, sollecitate, vengono in aiuto dell’apicoltura e lo fanno traghettandola verso la qualità. Maggiore qualità si coniugherà, statene certi, con maggiore commercializzazione. Non facciamoci sfuggire l’occasione. |
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(by Massimo Ilari & Alessandro Tarquinio ) | |