Api e neonicotinoidi [Torna all'indice generale] |
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![]() Secondo fonti informali, un gruppo di sei Stati membri, tra cui Germania, Ungheria, Lituania, Austria, Spagna e Repubblica ceca, sta spingendo l’esecutivo Ue ad introdurre esenzioni più ampie nei piani per limitare l’uso di neonicotinoidi per la protezione delle api, sostenendo che l’uso di tali sostanze dovrebbe essere consentito alle aziende in grado di dimostrare che le api non sono in pericolo. Secondo la proposta della Commissione europea, l’uso dei 3 neonicotinoidi, oggetto di studio anche da parte dell’EFSA, dovrebbe essere sospeso per due anni a partire dal 1° luglio. Tuttavia per i sei paesi che hanno cofirmato una nota diffusa tra gli Stati membri e all’interno della Commissione, il divieto in discussione è “sproporzionato”. Inoltre, secondo fonti comunitarie, tale nota ha ricevuto il sostegno anche di Finlandia, Bulgaria, Malta, Slovakia, Irlanda, Cipro e Romania, mentre Regno Unito e Danimarca si sono limitati a esprimere le proprie preoccupazioni dovute alle lacune dei dati pubblicati dall’EFSA e la proporzionalità dei piani della Commissione. Tuttavia, Francia, Paesi Passi, Polonia, Grecia e Slovenia hanno dichiarato di essere favorevoli alla proposta dell’esecutivo UE, affiancandosi ai gruppi ambientalisti, i quali hanno richiesto anche un’estensione del divieto. In base alle informazioni trasmesse dalla Segreteria del Copa Cogeca, nonostante le posizioni degli Stati membri e dei Commissari europei non siano ancora ben definite, la DG SANCO è intenzionata a passare direttamente al voto sul divieto delle sostanze neonicotinoidi in occasione della prossima riunione dello SCoFCAH che si terrà il 14-15 marzo. In aggiunta, durante l’intervento di un rappresentante della European Crop Protection Association (ECPA) di fronte ai membri del Copa Cogeca, è emerso che gli Stati membri favorevoli ad divieto, ma contrari all’applicazione di tale per trattamento fogliare, tra cui Francia e Italia, saranno coloro che determineranno l’esito del voto in quanto per il momento gli altri Stati membri sembrano essere divisi egualmente tra pro e contro la proposta della Commissione. In caso di approvazione del divieto da parte del Comitato permanente (SCoFCAH), secondo il rappresentante dell’ECPA, sarà difficile richiedere ulteriori valutazioni e una revisione della proposta a livello politico. L’ECPA ha dichiarato di essere contraria alla proposta della Commissione e favorevole a un approfondimento dello studio, secondo le procedure scientifiche e all’attuazione di misure di mitigazione in attesa di risultati completi. Inoltre, è stata annunciata la pubblicazione di un nuovo studio sulla protezione delle api da parte dell’EFSA. Quando? Verso il mese di maggio. |
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(by www.ambienteterritorio.coldiretti.it - 15.03.2013) | |