Siamo sempre in ritardo [Torna all'indice generale] |
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![]() Massimo Ilari, Direttore Editoriale Carissima Apitalia, volevo informarti della situazione che affligge la mia zona dopo le “bombe” d'acqua cadute nei giorni scorsi. Purtroppo, questa volta, le pesanti precipitazioni hanno preso in pieno i miei apiari, da Albinia a Montalto di Castro, dall'Amiata a Orvieto e da Attigliano fino a Roma. Nella valle dell'Albegna, grazie a Dio, solo tanta paura ma abbiamo sistemato tutto ricomponendo, gli alveari spostati dagli straripamenti dei torrenti ma senza perdite, idem con il fiume Fiora. Invece, il fiume Paglia ha travolto con le sue acque tre apiari tra Acquapendente e Orvieto con la perdita totale di 130 alveari e 180 nuclei. Il fiume Tevere non è stato da meno, cancellando per sempre due apiari interi: uno ad Orte e un altro ad Attigliano. In totale 250 alveari persi e 200 nuclei circa, salvo sorprese nei sopralluoghi che farò nei prossimi giorni. Tutte queste perdite si sommano agli apiari andati in fumo quest'estate con gli incendi: il fuoco ha danneggiato irreparabilmente 3 apiari bruciando 200 famiglie di api. Come se non bastasse il 212 è stato l'anno peggiore di sempre come produzione a causa della siccità e come ogni anno, puntualmente, dobbiamo combattere con il flagello dell'apicoltura, la varroa, e con la quale non si sa più cosa usare per ridurre al minimo i danni, visto che gli strumenti per combatterla sono pochissimi e “spuntati” per non parlare delle batteriosi e virosi.... Siamo arrivati ad un punto in cui sarebbe scontato che ci fosse grande interesse da parte delle istituzioni pubbliche per salvaguardare il nostro comparto, dato che oltre a fornire ai consumatori degli alimenti formidabili come il miele, il polline, la propoli, la pappa reale, siamo essenziali per garantire l'impollinazione a migliaia e migliaia di ettari di coltivazioni su tutto il territorio nazionale; oltre che ad essere, sempre le nostre api, sentinelle per la salute dell\'ambiente in cui viviamo. Negli Stati Uniti d'America, l'apicoltore è tutelato molto più che da noi perché hanno capito quanto sia utile; perché noi siamo sempre in ritardo? Speriamo che presto, chi di dovere, ci venga incontro: non si va più avanti! |
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(by Leonardo Manfredini - 22.11.2012) | |