Attualità
Il mondo delle api a misura d'uomo
[Condizioni di accesso ai contenuti di Apitalia Online]
 
 
Carissimi Amici Apicoltori
[Torna all'indice generale]
  
Quello che pubblichiamo è il testo di una comunicazione che Paolo Franchin, Presidente di una piccola Associazione veneta, ha inviato ai propri soci. L’obiettivo? Rammentare le buone pratiche apistiche. Apitalia ritiene, allora, che ciò potrebbe essere d’aiuto anche per le altre associazioni.
Buona lettura
***
In questo periodo molti di voi, come il sottoscritto, stanno valutano l’esito della stagione apistica, a differenza dell’anno scorso non ho sentito nessuno contento di come si è sviluppata quest’annata apistica.
Personalmente, mi esprimo dicendo che fino ad ora abbiamo lavorato per nulla, l’unico scopo sarà quello di salvare le famiglie e i nuclei, per chi ha provveduto a farli.
A Settembre, sono andato in Toscana a trovare un amico apicoltore, non solo lui era deluso ma anche tutti i suoi amici apicoltori si lamentavano della siccità e del poco prodotto ricavato. Ho seguito pure la Fiera del Miele a Montalcino, anche in quell’occasione ho sentito le stesse lamentele.
Al convegno, della Fiera del Miele, si parlava di acaricidi anti varroa, nulla di nuovo se non quello di consigliare l’aumento delle dosi nei prodotti che già usiamo; cosa che trovo inammissibile.
Oggi nel mondo dell’apicoltura si cerca di risolvere tutti i problemi con la chimica e i prodotti di sintesi. E\\\\\\\\\\\\\\\' un grosso neo: sappiamo bene che ci sono esperienze altrettanto valide, che permettono il ricorso a tecniche apistiche per niente invasive per la vita dell’alveare (ma forse costa troppa fatica e molto tempo usare un metodo naturale: TEMPO + FATICA = meno GUADAGNO) .
Al ritorno dalla gita lavoro, dopo aver eseguito i trattamenti tampone estivi, mi sono accorto che le famiglie erano riuscite ad accumulare le scorte, anche se presentavano pochissima covata. Normale, le ancelle non hanno alimentato la regina perché le operaie non hanno portato più nettare, data la grande siccità della stagione.
Le famiglie si presentavano popolose di api; quello che più mi ha preoccupato non era tanto la moltitudine di api che cerano negli alveari; quelle sono api vecchie e nel tempo di qualche mese saranno morte tutte, il problema è che, mancando la covata, non ci saranno api che le sostituiranno e in grado di formare un glomere abbastanza forte, per superare l’inverno.
Da quel momento, ho iniziato subito una nutrizione stimolante per la regina, con il solito sciroppo, e a tutt’oggi continuo con un bicchiere da 250 cc, ogni sera. Questo tipo di alimentazione la continuerò, costantemente, per quindici o venti giorni, fino a quando tutte le famiglie avranno tre telaini di covata che, nascendo dalla metà di ottobre in poi, saranno quelle api che mi permetteranno di passare l’inverno con una certa tranquillità.
Le famiglie che non riusciranno ad avere i tre o più telaini per la fine del trattamento stimolante, saranno da unire con quelle vicine, altrimenti ai primi freddi rimarranno un pugno di api, piene di scorte ma destinate a morire.

Il Consiglio Direttivo nella riunione del 25-09-12, dopo aver deliberato l’adesione al nuovo bando Regionale per l’apicoltura ha preso atto della verifica fatta, in loco, degli Ispettori dell’AVEPA i quali dopo aver fatto visita a diversi apiari dei soci, hanno riscontrato una perfetta amministrazione e suddivisione dei finanziamenti pubblici; sottoscrivendo il verbale affinché vengano versati nel conto dell’Associazione la somma di circa 6.000,00 € che verranno distribuiti come di seguito specificato. Per passare al lavoro svolto quest’anno da questo Consiglio Direttivo vorremmo fornire alcuni dati sulle attività svolte e sul materiale distribuito:

Assicurazione di tutti gli apiari denunciati nei confronti della responsabilità civile generale stipulato con FATA ASSICURAZIONI.
Candito : alimento invernale per le famiglie 1500Kg a prezzo agevolato.
Lavorazione della cera consegnata dai soci per un totale di 271 Kg., pagando solo la lavorazione.
Settantotto riviste di apicoltura con prezzo agevolato dall’Associazione più ulteriore sconto per ordinazione collettiva.
Trentotto arnie al 60% del valore (senza Iva ).
Ottantadue nuclei di cui quarantotto con contributo al 60% del valore (senza Iva).
Otto analisi di cui cinque sul miele e tre sulla cera che abbiamo portato a sciogliere.
€ 3400,00 di farmaci distribuiti al 50% del valore (senza Iva).
Materiale in generale acquistato a prezzi agevolati (telaini arnie, vasi, ecc), con ordinazione collettiva.
Non possiamo dimenticare la favolosa FESTA dell’APICOLTORE, ideata e curata dalla famiglia Montagner, che ancor oggi, al solo ricordo, ci riempie il cuore di gioia.

Siamo riusciti a rendicontare all’AVEPA (Azienda Veneta per i pagamenti in agricoltura) quasi tutte le nostre attività; a seguito di una attenta revisione l’Ente ci ha riconosciuto tutte le spese presentate. Questo ci ha fatto molto piacere perché certamente premia l’Associazione e dimostra la serietà, la diligenza e l’impegno di tutti i componenti del Consiglio Direttivo.

Il Consiglio Direttivo in quella sede ha deliberato una normativa comune sulla

LAVORAZIONE COLLETTIVA DELLA CERA

La lavorazione collettiva della cera è un “protocollo operativo APAV servizi” di cui andiamo fieri. Prendiamolo in esame. Viene ritirata solo la cera dell’anno in corso; chi dovesse avere della cera vecchia, di qualche anno, è pregato di cederla a qualche rivenditore o a chi esegue formine per il mercato dei profumi.
Un Tecnico Apistico, preleverà un campione di cera da inviare al laboratorio per la ricerca degli acaricidi. Solo dopo le analisi daremo il via alla lavorazione collettiva. La cera sarà consegnata entro e non oltre il 30 novembre 2012, per dar modo di eseguire le analisi e poterla distribuire nella primavera successiva.
Con esito positivo delle analisi, superiore al limite collettivo del 2012 (47 ppb di fluvalinate e 30 ppb di coumaphos), la cera sarà riconsegnata all’apicoltore senza lavorazione e con l’aggravio delle spese di analisi (circa € 120,00).

Ricordiamo che la cera è pari ad una spugna. In questa fase la cera assorbe tutti gli acaricidi liposolubili, fino a quando arriva a saturazione; dopo tale valore la cera cederà al miele tutto quello che fino ad allora ha assorbito. Crediamo sia giusto che nel rispetto della salubrità del nostro prodotto, cautelarci con delle regole precise. Visto che molti apicoltori, già da tempo, si comportano in maniera corretta in special modo quest’anno eravamo sicuri di arrivare a valori accettabili. Solo per un errore di qualche iscritto che erroneamente ha mescolato cera molto vecchia abbiamo dei limiti di Fluvalinate e Coumaphos ancora sostenuti. E\\\\\\\\\\\\\\\' d\\\\\\\\\\\\\\\'obbligo precisare che per chi fa apicoltura biologica i valori ammessi sono:10 ppb di fluvalinate e 10 ppb di Coumaphos.
Per riguardo verso apicoltori che da anni si comportano in modo diligente e nel rispetto del nostro prodotto, facciamo appello a tutti i soci di attenersi al piano di lotta alla varroa emanato dall’Ist. Zooprofilattico di Padova e approvato dalla Regione Veneto; a non usare APISTAN che contiene fluvalinate e il famigerato Check-Mite (fuori legge) che contiene Coumaphos.
La cera andrà consegnata, in panni ben raschiati nel fondo, entro sacchi dell’immondizia (possibilmente pesanti), con all’interno un cartellino indicante il nome del socio e il peso della cera. Un analogo cartellino dovrà essere posto nello spago che chiude il sacco: non oltre la data del 30 Novembre 2012.
Passando alla burocrazia per la gestione di questa Associazione, vorrei ricordare che la legge della Regione Veneto 23/94, art. 7 comma 1, dice: “I possessori o detentori di alveari di qualsiasi tipo devono farne denuncia all’Ulss competente, anche tramite le associazioni, entro il 30 novembre di ogni anno, specificando se si tratta di alveari nomadi o stanziali”.
Art. 11 : “Chiunque non adempie agli obblighi previsti dall’art. 7 è punito con la sanzione amministrativa da Euro 50,00 a Euro 250,00”. Viene, inoltre, esclusa la possibilità di accedere ai finanziamenti pubblici.
In allegato troverete gli stampati per l’iscrizione e l’ordinazione materiali. Gli allegati vanno compilati in stampatello, per chi avesse dei dubbi sulla loro compilazione può rivolgersi ai responsabili di zona.
I documenti, debitamente compilati, devono essere consegnati al rappresentante durante le riunioni zonali entro e non oltre il 15 novembre. Cercate di essere alquanto precisi per risparmiare ai rappresentanti di zona, che lavorano gratis, di non perdere mattinate per fare la fila agli uffici dei servizi veterinari delle USSL.
 
(by Paolo Franchin, Presidente Associazione Provinciale degli Apicoltori di Venezia)