Rispettare le regole [Torna all'indice generale] |
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![]() Massimo Ilari Direttore Editoriale Melitense Molti apicoltori, costantemente, ci chiedono “lumi” su prepararti apistici e sperimentazioni di prodotti da utilizzare sulle api. Vorrebbero una nostra presa di posizione. Ebbene, noi non possiamo che ribadire ciò che abbiamo sempre affermato. Il fai-da-te non solo non serve - è scriteriato - ma può essere pericoloso per apicoltori, api e consumatori. Ciò che più importa, però, è di non andare contro quanto stabiliscono le leggi. In apicoltura, come in qualsiasi altro settore, è d\\\\\\\'obbligo rispettare le regole. Non può essere altrimenti. E per le regole il punto di riferimento è il ministero della Salute. Non è possibile effettuare sperimentazioni se il ministero non le autorizza: sono fuori legge, anche se qualche associazione pensa di saperne di più e qualcuno si sente il Dio in terra.Alle api non si possono somministrare farmaci che non abbiano seguito un regolare iter di autorizzazione. Lo abbiamo più volte espresso e ribadito chiaramente su Apitalia 1/2012 - pagine 8 e 9 - in un articolo dal tema “Acido ossalico in apicoltura”. Leggiamone qualche brano... Un animale va curato esclusivamente con farmaci autorizzati (ovviamente!)... E allora perché sino ad ora è regnata l’anarchia? Ora le cose, fortunamente, sono cambiate ed è giusto che siano cambiate. Il cambio di rotta degli Organismi di controllo si spiega con il fatto che nella prescrizione farmacologica da effettuare sulle api e per tutelare il patrimonio apistico non è possibile dimenticare il consumatore finale, la cui salute viene prima di tutto. Del resto, il ministero non è insensibile ai problemi che affliggono l\\\'apicoltura e non a caso invita le aziende farmaceutiche a farsi avanti per autorizzare un prodotto: «...A tale riguardo, inoltre, il ministero, assolvendo alla propria funzione primaria di tutelare la Salute pubblica e risolvere le problematiche esistenti, ha sensibilizzato con fermezza le aziende del settore per giungere alla registrazione di farmaci utili per le api...». Dunque, sia chiaro che il ministero della Salute è l\\\'unico Organismo preposto per legge, nel caso nostro in apicoltura, ad autorizzare l\\\'impiego di farmaci e non. Si badi bene che anche il ricorso a sostanze che in prima istanza potrebbero risultare innocue, ad esempio l\\\'aglio micronizzato (se utilizzato per combattere determinate patologie delle api potrebbe assumere la funzione di farmaco), devono essere sempre sottoposte al vaglio della Salute. A seguito della lettera inviata, il 29 dicembre 2011, alla dottoressa Elisabetta Bonati, Direttore dell’Ufficio IV Medicinali veterinari e dispositivi medici ad uso veterinario, presso il ministero della Salute, e pubblicata sul sito di Apitalia, è arrivata una valutazione, di merito, di cui pubblichiamo un piccolo stralcio “è vietato somministrare agli animali sia sostanze farmacologicamente attive, se non in forma di medicinali veterinari autorizzati, ai sensi dell’articolo 69 del Decreto legislativo n° 193/2006 (di seguito denominato Decreto) che medicinali veterinari non autorizzati all’immissione in commercio ai sensi del Decreto, salvo che si tratti delle sperimentazioni di cui all\\\'articolo 12, comma 3, lettera j), del Decreto”… Insomma, non bisogna trasformarsi in piccoli chimici ma rispettare rigorosamente le regole per dare al consumatore un prodotto di qualità superiore e sicuro. |
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(by Massimo Ilari, Direttore Editoriale Melitense - Sergio D’Agostino, Presidente A.N.A.I. (21/09/2012)) | |