SOS Psilla Lerp e Cinipide del castagno [Torna all'indice generale] |
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![]() A.S. 3129 Ordine del giorno 9 maggio 2012 Articolo 6 Il Senato, nel corso dell’esame del Ddl A.S. 3129; rilevato che nell’articolo 6 vengono previste le procedure per introdurre deroghe al divieto di introduzione di specie alloctone; preso atto della necessità prospettata da: A.N.A.I.,“Associazione Nazionale Apicoltori Italiani” (Presidente Sergio D’Agostino) e sue consociate in tutte le regioni italiane; APITALIA, “testata giornalistica di informazione tecnico scientifica in apicoltura” (Dottor Fabio Marucchi e Dottor Massimo Ilari); Associazione Etica e Solidarietà Onlus, “Settore formazione ed avviamento al mestiere di apicoltore” (Presidente Antonio D’Angeli); Società Italiana di Nematologia, (Presidente Dottor Pio Federico Roversi, Primo Ricercatore del CRA-ABP di Firenze, Coordinatore Generale del Progetto Finalizzato MIPAAF PINITALY “Definizione di nuovi sistemi di difesa fitosanitaria a basso impatto ambientale”; Associazione “Il Bugno Villico” (Apicoltori di Fiumicino); Vita Italia Srl, Prodotti per la cura delle api; Chemicals Laif, Prodotti veterinari per l’apicoltura; Consociazione Apicoltori della Provincia di Torino (Presidente Piergiorgio Bonci); Associazione Provinciale Apicoltori Piacentini (Presidente Giuseppe Fontanabona); ApiLiguria – Associazione Apicoltori delle Quattro Provincia Liguri (Presidente Diego Ghelfi); Associazione Regionale Apicoltori del Veneto (Presidente Gianni Stoppa); Associazione Regionale Allevatori della Calabria di introdurre specie antagoniste del Cinipide Galligeno del Castagno (Dryocosmus kuriphilus) e della Psilla (Glycaspis brimblecombei) devastatrice di Eucalipto. Le due specie antagoniste in questione sono per la Psilla il Bliteus pyllaephagus (Australia) e per il Cinipide Galligeno il Torymus sinesis (Asia). Tale introduzione “in deroga”, si richiede allo scopo di impedire ulteriori danni al comparto apicoltura e a tutela del patrimonio arboreo di tutte le regioni italiane. “Cinipide e Psilla” hanno, di fatto, devastato e continuano a devastare migliaia di Castagni ed Eucalipti; la situazione danneggia ogni anno tutti gli apicoltori, diminuendo in maniera sostanziale la loro produzione dei noti mieli “monofloreali”. Nessuna area della nostra penisola è ormai al sicuro da quelli che possiamo considerare, a tutti gli effetti, dei flagelli. Le aree più colpite? Quelle delle regioni del centro e sud Italia (Sardegna, Sicilia, Lazio, Toscana, Campania e nelle fasce costiere di tutta Italia), ma si sono avuti e si hanno problemi nel Cuneese e in altre aree del nord. Di questo e di altri similari pericoli si era già dato l’allarme nel 2010 e il 26 luglio dello stesso anno gli apicoltori italiani aspettavano risposta dall’articolo 31 della Legge Comunitaria 2010. L’articolo sopraccitato avrebbe consentito l’importazione degli antagonisti per la lotta biologica non solo contro le due specie a cui si fa specifico riferimento, ma avrebbe pur consentito di combattere: la “Cimice Americana delle Conifere” (ogni anno decima la produzione nazionale dei pinoli); il “Punteruolo della Palma” e molti altri. Impegna il governo Ad esaminare, con attenzione, la situazione suddetta per tutelare l’importante attività Apistica italiana: son ben 50.000 quelli che praticano il millenario mestiere di Apicoltore. |
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(by Apitalia) | |