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Bike-a-bee: l’apicoltura si sposta in città e... in bicicletta
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Bike-a-bee è il nome del progetto ideato da una giovane statunitense al fine di avvicinare gli abitanti di Chicago all’universo dell’apicoltura con particolare attenzione a tematiche quali l’ecologia, la sostenibilità e la condivisione. L’apicoltura convenzionale ha probabilmente avuto un ruolo nella moria delle api che nel corso degli ultimi decenni ha interessato diverse parti del mondo, non da ultime la California e la stesa Europa. Potrebbero, dunque, rivelarsi utili alla salvaguardia della api nuove proposte di apicoltura locale, su piccola scala.
“Condivisione degli spazi verdi cittadini, implementazione dell’agricoltura urbana e mobilità sostenibile” sono le parole d’ordine alla base dell’idea a cui la venticinquenne Jana Kinsman ha contribuito a dare vita nel corso delle ultime settimane. Chicago avrà presto i propri alveari e saranno situati all’interno di spazi quali gli orti urbani in condivisione, destinati alla comunità, e altri spazi verdi adatti allo scopo. Sarà la stessa Jana a prendersi cura degli alveari e a ricavare da essi il miele, spostandosi da un luogo all’altro. Come? Qui sta un’altra novità: utilizzando come mezzo di trasporto esclusivo la propria bicicletta.

L’idea a Jana è nata dopo aver trascorso un periodo a Eugene, in Oregon, presso la Blessed Bee Apiary School, dove, grazie agli insegnamenti di un apicoltore impegnato nella diffusione degli alveari in ambiente urbano, ha avuto modo di apprendere tutte le nozioni e le pratiche necessarie per prendersi cura delle api e della raccolta del miele. Grazie alla propria esperienza positiva, Jana ha deciso di riproporre un esperimento simile nella propria città, fondando il progetto su di un’attenzione all’ambiente ancora maggiore, sostituendo cioè, ai comuni veicoli utilizzati dagli apicoltori per gli spostamenti, la propria bicicletta, che da alcuni anni è per lei il mezzo di trasporto privilegiato lungo tutto il corso dell’anno, anche nel gelido inverno di Chicago.
Allo scopo di finanziare l’iniziativa, Jana, come spiega nella sua intervista all’Huffington Post - blog statunitense fondato, nel 2005, da Arianna Huffington, Kenneth Lerer e Jonah Peretti. In breve tempo, è diventato uno dei siti più seguiti del mondo -, ha deciso di sottoporre la propria idea agli utenti di Kikcstarter, la piattaforma di raccolta fondi destinati a progetti creativi più attiva del mondo. Attraverso di essa, Jana spera di riuscire a raccogliere i 7000 dollari necessari all’acquisto di tutto il materiale che le occorrerà, compreso un piccolo rimorchio da collegare alla bicicletta che le permetterà di spostarsi da un alveare all’altro in maniera completamente “eco-friendly”.

L’ideatrice si attende che la comunità di Chicago non si dimostri generosa soltanto nella raccolta fondi (coloro che avranno contribuito riceveranno in cambio proprio il miele che le api produrranno), ma soprattutto nell’accoglienza sul territorio delle stesse api e degli alveari, spinta dalla curiosità di osservare la vita di tali insetti e dalla volontà di conoscere quanto il fenomeno dell’impollinazione sia importante per l’agricoltura.
 
(by Greenme - Marta Albè)