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Svizzera: 7500 chili di miele ritirati dal mercato, residui di antibiotico
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Nel canton Turgovia sono già 7.500 i chilogrammi di miele che hanno dovuto essere ritirati dal mercato per la presenza di streptomicina. Si tratta del più grande quantitativo registrato da quando, nel 2008, l’impiego di questo antibiotico è stato autorizzato per la lotta al fuoco batterico delle piante da frutta.
Finora sono stati controllati 436 campioni di miele. In 68 prove - ossia nel 15% dei casi - sono stati misurati resti di streptomicina. Il risultato è piuttosto sorprendente, soprattutto se si considera che quest’anno è stato autorizzato soltanto un trattamento con l’antibiotico, scrive in una nota l'Ufficio turgoviese dell’agricoltura. Negli anni scorsi i trattamenti erano stati due o anche quattro.
A rendere particolarmente lento lo smaltimento naturale della streptomicina, potrebbe aver contribuito il clima secco e il lungo periodo di fioritura delle piante da frutta, ha detto all’Ats il responsabile dell’ufficio Markus Harder.
L’impiego della streptomicina può rappresentare un problema per il miele prodotto dalle api che si trovano fino a un chilometro di distanza dagli alberi trattati. Nel Canton Turgovia - uno dei principali cantoni frutticoli della Svizzera – si trovano circa 1.000 apiari. 580 siti si trovano nelle vicinanze di frutteti e sono interessati dai controlli.
Gli apicoltori sono risarciti per il miele invendibile: viene acquistato dall’associazione dei frutticoltori e immagazzinato per un anno, prima di essere eliminato. Il limite di tolleranza per il miele che deve essere ritirato dal mercato è fissato in 0,01 milligrammi di streptomicina per chilogrammo.
 
(by ATS)