A proposito di Acido Formico… [Torna all'indice generale] |
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![]() Massimo Ilari Direttore Editoriale Melitense A proposito di Acido Formico… Alla cortese attenzione della Dott.ssa Simonetta Bonati s.bonati@sanita.it Dott. Massimo Ilari ilari@apitalia.net Direttore Editoriale APITALIA Oggetto: richiesta chiarimenti sull’uso dell’ ACIDO FORMICO, come acaricida, in Apicoltura. Ill.ma Dottoressa, sono stato messo al corrente, da alcuni soci A.N.A.I. della Provincia di Bolzano, che le autorità provinciali del luogo summenzionato hanno autorizzato l’ACIDO FORMICO come acaricida da immettere negli alveari e in più mi si dice che se ne facciano carico per il cofinanziamento. Fermo restando che sarei favorevole all’utilizzo di tale prodotto perché potrebbe essere ottimo per la funzione che a noi apicoltori necessita, ritengo che l’operazione debba svolgersi nel pieno rispetto delle regole legislative e sotto l’egida dell’Ufficio che Lei rappresenta. Una, inevitabile, domanda: «perché ad alcuni sì e ad altri no?» Eppoi, che cosa potrebbe accadere a un apicoltore di un’altra Regione che fosse intenzionato a ricorrere al prodotto in oggetto? E sì, visto che a quanto mi è dato sapere, non mi risulta che ci siano state Direttive di utilizzo da parte del Ministero. Inoltre, non credo che l’Acido Formico possa essere impiegato per le api in nessuna forma, sia come additivo sia come igienizzante. Insomma, sembra proprio un bel rebus. E vengo al dunque. Non penso sia possibile attuare due pesi e due misure quando si parla di trattamento degli alveari. Non ci sono apicoltori di serie A e di serie B: quando le api muiono non lo fanno in base al “campionato” in cui militano”. E’ chiaro che con la presente sarà mia cura informare il mondo apistico attraverso la Rivista di riferimento, APITALIA. In attesa di una Sua cortese risposta. Porgo cordiali saluti, Presidente A.N.A.I. Sergio D’Agostino |
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(by Presidente A.N.A.I. - Sergio D’Agostino ) | |