Attualità
Il mondo delle api a misura d'uomo
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I pesticidi continuano a causare morie di api in tutto il mondo
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Verso la metà degli anni novanta, iniziarono a morire intere colonie di api. Dove? Dapprima in Francia e poi negli altri paesi europei (Italia, Spagna, Svizzera, Germania, Austria…). Poi, nel resto del mondo (Canada, Stati Uniti, Brasile, Giappone e India).
Qualche anno dopo venne alla luce una “strana” coincidenza. Si appurò cene nello stesso periodo incriminato per le morie erano arrivati sul mercato una nuova generazione di pesticidi: i neonicotinoidi.
Si tratta di sostanze chimiche, affini alla nicotina, che finiscono nel polline e nel nettare di cui le api si nutrono, causando disturbi del comportamento e disfunzioni del sistema immunitario che sono letali per le api. Per questa ragione alcuni paesi europei come l’Italia, la Francia e la Slovenia, hanno bandito il loro uso nel trattamento dei semi di mais – l’impiego più comune dei neonicotinoidi.

In altri paesi, invece, non si segnalano restrizioni. Come, già detto, avviene negli gli Stati Uniti – e non è un caso che negli ultimi cinque anni sia morta un terzo della popolazione apiaria a stelle e strisce. E, infatti, questi pesticidi della Bayer continuano ad essere tra i più venduti: solo nel 2010 hanno generato un fatturato superiore al miliardo di dollari.

Che fare? I neonicotinoidi vanno fermati atraverso una campagna aggressiva che faccia cessare la loro fabbricazione e la loro vendita e la Bayer dovrebbe essere chiamata a rispondere dei danni ambientali causati dai suoi prodotti, visto che a causa della loro elevata persistenza, possono restare nel terreno per molti anni. È importante, quindi, l’azione della Coalizione contro i pericoli derivanti dai neonicotinoidi e iniziative come quelle che mi hanno portato a scrivere su questo tema.

Fra il 3 e il 6 dicembre, a Bangalore, si terrà una sessione del Tribunale Popolare Permanente – il figlio dei Tribunali Popolari sulla guerra in Vietnam e sui dittatori dell’America Latina – dedicato alle sei maggiori multinazionali del settore agro-chimico – ovvero Monsanto, Syngenta, Bayer, Dow Chemical, DuPont e BASF, le sei compagnie che controllano il sistema alimentare e agricolo mondiale – che si occuperà anche di questo tema.
 
(by Mondoecoblog - Roberto Bosio)