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I consumatori mostrano una crescente considerazione verso i prodotti di qualità. Indagini recenti di mercato dicono che sono disposti a spendere anche un 30% in più sul prezzo di acquisto per mettere nel carrello alimenti che rispondano a standard di qualità elevati. Il risultato? In Italia sono commercializzati migliaia di marchi e di prodotti accompagnati da un bollino di qualità. Quelli disciplinati da norme italiane o europee sono esclusivamente i prodotti DOP, IGP e SGT (miele, formaggio, cereali, frutta, verdura, olio, pane) e per i vini DOC, IGT, DOCG. Per questi le norme italiane e europee prevedono un disciplinare rigoroso. Per i non regolamentati non ci sono, invece, norme precise. In genere, ci sono i disciplinari di un Consorzio che si suppone effettui i controlli. In questo caso si deve parlare di autoregolamentazione. Per quanto riguarda i marchi collettivi, non disciplinati da norme comunitarie o nazionali, sono una infinità. Per orientarsi bisogna dividerli in 3 categorie: quelli promossi con norme regionali, quelli a disciplinare volontario, quelli che non lo hanno. Alla prima appartengono i prodotti regionali: dichiarano la provenienza e ciò non è da sottovalutare visto che nel settore regna l’anarchia totale. E’ però indispensabile un efficace sistema di controllo. Per quanto riguarda i codici volontari, non regolati in via normativa, fanno fede finché non si riesce a dimostrare il contrario. Anche in questo caso sono fondamentali i controlli. Per chi non ha disciplinari, neppure volontari, fa fede l’etichetta. E allora diventa prioritaria la “tracciabilità” alimentare per comprendere da dove arriva un prodotto. E la conferma arriva dalle ricerche di mercato che dicono che il consumatore vuole saperlo da subito e che in assoluto preferisce, almeno in campo alimentare, il prodotto nazionale. Già oggi la legge sull’etichettatura obbliga alla dichiarazione in etichetta per informare l’acquirente sulla origine nazionale della materia prima. Eppure, non mancano le truffe. Per rispondere a questa legittima esigenza è stato creato un Sigillo di Qualità Miele Italiano per il miele, un prodotto che ha bisogno di arrivare al consumatore con tutte le garanzie che richiede il mercato. Una strada indispensabile per far crescere il consumo del “biondo alimento” che in Italia si attesta sempre su quote assai basse, 350-400 g. pro-capite l’anno, siamo il fanalino di coda in Europa. |
REGOLAMENTAZIONE D'USO |
L’utilizzo del Sigillo di Qualità Miele Italiano è regolamentato da una disciplinare di produzione i cui parametri chimico-fisici ed organolettici tengono conto non solo delle vigenti normative, ma introducono anche ulteriori parametri improntati a maggiore impegno e rigore per i produttori. Per tutti quelli che richiedono il Sigillo è obbligatorio sottoscrivere una dichiarazione di responsabilità con la quale prendono visione del Disciplinare e lo accettano totalmente, impegnandosi a rispettare i parametri fissati e i controlli che saranno effettuati dagli Organismi di Controllo preposti. A chi impiega e dunque fa richiesta del Sigillo di Qualità Miele Italiano, per ogni bobina di sigilli conferita, “Standard” (1.000 sigilli), “Medium” (500 sigilli), oppure “Mignon” (500 sigilli) che sia, si fa presente che è numerata progressivamente. I numeri di serie sono propri di ogni singolo apicoltore e servono a facilitare le ispezioni in sede di controllo. In caso di mancata rispondenza tra il numero di serie dei sigilli e la conformità dell’autorizzazione all’impiego, la FAI - Federazione Apicoltori Italiani sospende immediatamente il diritto all’uso del marchio. Perché un “Sigillo di Qualità”? Semplicemente perché, lo ribadiamo, il miele si vende meglio: si differenzia agli occhi del consumatore il Buon Miele Italiano, gli permette di capire immediatamente che non è d’importazione e che non arriva dal mercato Europeo. L’Apicoltore è un ambientalista per eccellenza e proprio per questo proponendo il miele della propria zona avvalora ancor più il suo status: meno inquinamento, dovuto al trasporto del miele su gomma o in aereo, e risparmio energetico. |
Leggi il regolamento completo |
COSTI E SPEDIZIONE |
SIGILLO MIELE ITALIANO" (*) | ||
Bobina da 1000 pz. (formato standard per vasetti da 1000-500 g) | € | 32,50 |
Bobina da 500 pz. (formato medium per vasetti da 250 g) | € | 16,25 |
Bobina da 500 pz. (formato mignon per vasetti da 50-40 g) | € | 16,25 |
COSTI DI SPEDIZIONE |
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per pacchi da 0 a 2 Kg | € | 6,00 |
per pacchi da 2,01 a 5 Kg | € | 7,00 |
+ 4 € nel caso si opti per la spedizione in contrassegno |
(*) I costi qui riportati sono da considerarsi al netto dell'IVA 22%, e validi per l'anno 2016; Apitalia si riserva comunque di modificare tali costi in qualsiasi momento senza preavviso. Qualora il cliente avesse la necessità di farsi recapitare il pacco in 1-2 giorni lavorativi, consigliamo di contattare gli Uffici di Segreteria al numero 06. 68532276. |