Ecotipi locali e apicoltura moderna al centro dell’attenzione della visita del prof. Kryger al CoNaProA [Torna all'indice generale] |
|
![]() Il prof.Kryger, membro di Coloss – honey bee research association e partner di SmartBees – sustainable management of resilient bee populations, è autore di importanti studi inerenti la genetica apistica. A ricevere la delegazione danese, Riccardo Terriaca, il Direttore del CoNaProA, che ha descritto i programmi di selezione dell’ape italiana del consorzio campano/molisano ed i risultati sin qui conseguiti. Oggetto di approfondimento l’importanza degli ecotipi locali nell’apicoltura moderna, con particolare riferimento al carattere “rusticità” e cioè alla capacità di sopravvivere e produrre senza il continuo supporto e aiuto dell’apicoltore. Sia gli accademici che Terriaca hanno convenuto che la proliferazione di ibridi e di sottospecie alloctone sta provocando un forte “ingentilimento” sul territorio delle famiglie di api allevate. “Riduzione della immunocompetenza, maggiore esposizione a infezioni batteriche e virali, incapacità di contrastare la virulenza della varroa, sono solo alcune delle conseguenze legate all’utilizzo di sottospecie non adattate al territorio; se a queste, poi, aggiungiamo anche i comportamenti iperfunzionali di alcuni ibridi – come la deposizione 12 mesi/anno, del tipo legno/legno, sostanzialmente senza blocchi naturali e senza capacità di accumulo di scorte in orizzontale (nel nido), possiamo immaginare la pericolosissima miscela genetica che stiamo diffondendo sul territorio; per non parlare, ovviamente, del danno irreversibile all’unico, esclusivo patrimonio dell’apicoltura italiana: la ligustica” ha chiosato Terriaca, alla fine dell’incontro, non prima di aver consegnato ai due ospiti danesi, la leva del CoNaProA, simbolo di condivisione di un’apicoltura moderna, sostenibile, professionale, promossa dal Gruppo Apistico Paritetico VolAPE, al quale il CoNaProA aderisce convintamente. |
|
(by Apitalia - 18.4.2017) | |