Speciale Apicoltori - n. 611, giugno 2011
Gli uomini dell'Apicoltura in Italia
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 • Adriana Ferrigno
Per un miele di qualità, teniamo le api lontano dagli uomini
di Massimo Ilari e Alessandro Tarquinio
 
 CARTA DI IDENTITÁ
 nome  Adriana
 cognome  Ferrigno
 età  0
 regione  Campania
 provincia  NA
 comune  Roccarainola
 nome azienda  Terra del Vento
inizio attività  2003
arnie  70
 apicoltura  Stanziale
tipo di api  Apis Mellifera Ligustica
 tipo di miele  Acacia
Millefiori
Eucalipto
Castagno
 miele prodotto  180 quintali/anno
 
 • L'Intervista
 
Come ha intrapreso l’attività di Apicoltrice?
Per caso, lessi su un depliant “corso di apicoltura gratuito”. Subito dopo pensai «mi faccio un po’ di miele per uso personale». Certo, fu una considerazione coraggiosa, visto che in quel periodo non sapevo distinguere un’ape da una vespa. Potremmo dire che “Galeotto” fu il depliant. In più, c’è da aggiungere che le cose non capitano mai per caso e dentro di me, assai probabilmente, a livello interiore, c’era già un’attrazione verso quel mondo.
 
Per quali motivi ha scelto questa strada?
Vede tutto si riconduce alle conclusioni della precedente domanda. In realtà, ho sempre amato la natura, le piante, gli animali. E chi ama la Natura meglio dell’ape? Ai miei colleghi apicoltori non deve certo ricordare la sua preziosa opera di impollinazione che permette alla Terra di vivere. Per farla breve, morirei se dovessi vivere in un ambiente chiuso…
 
Che cosa vuol dire avere una passione per l’Ape?
L’ape mi ha insegnato tanto, moltissimo direi. L’ape è il Maestro per eccellenza, tanto di cappello all’ape. In più, credo che occorra viverla come esperienza, non si può spiegare….
 
Quali sono le difficoltà che si incontrano nella sua zona?
Soprattutto essere circondata da tanti contadini (e non), poco suscettibili alla natura e all’ambiente che ci circonda. Non sanno che l’ambiente siamo noi? Certo occorrerebbe portare avanti una battaglia giornaliera contro la chimicizzazione dell’agricoltura che non fa male solo a ambiente e animali ma anche a noi che ci consideriamo organismi evoluti. Le Associazioni apistiche si stanno impegnando in questa lotta e ringrazio anche Apitalia per la Campagna di raccolta firme “Liberi dai Veleni”.
 
Che problemi pone la commercializzazione?
Non trovo grandi difficoltà nel commercializzare il mio prodotto. Ho notato che si sta tornando al passato: le persone sono più attente a consumare prodotti naturali. E proprio per questo, quando vendo il miele al mio banco nelle Fiere, (anche fuori Regione) spiego ai clienti che il miele non è solo un dolcificante… ma un alimento vero e proprio che non può mancare nelle dispense. Noto che gli acquirenti sono molto attenti alle mie spiegazioni. Inoltre, mi gratifica quando telefonano, chiedendomi di spedire il mio miele perché non riescono a mangiarne altro.
 
Pratica il nomadismo?
Assai poco: lavoro da sola. Dunque, sono un’apicoltrice stanziale.
 
Un Apicoltore deve essere anche un esperto botanico?
Non è necessario essere un esperto, certamente serve una minima base: a fare il resto pensa la Natura.
 
Che cosa direbbe agli apicoltori che usano antibiotici?
Non ho parole. Ma come si fa! Stiamo attenti a come lavoriamo, il rischio è di distruggere l’immagine del miele nei consumatori.
 
Utilizza particolari tecniche per migliorare il lavoro in apiario?
Sono molta attenta alle buone pratiche apistiche e all’igiene degli alveari. Per quanto mi riguarda, vengono prima le api e poi il miele. Questa filosofia di vita e di lavoro mi aiuta a non sentirmi in colpa. D’altro canto, non se ne dispiaccia qualcuno, credo che l’ape vivrebbe molto meglio senza l’apicoltore.
 
Come lotta contro la varroa?
Cambiando spesso i telaini. Sostituisco subito i telaini sospetti, aiutandomi con prodotti in commercio a base di mentolo. Si convive purtroppo con la varroa, la pulizia è la prima cosa, gli amici apicoltori mi prendono in giro dicendomi: «hai messo le tende alle arnie?» Ma io vado avanti con il mio approccio.
 
Cosa non funziona nel mondo apistico?
C’è molta omertà. Ho notato che gli apicoltori non vogliono dire i loro “segreti”. Mi viene da ridere, mi sembrano i pescatori che non rivelano dove hanno pescato il loro pesce, per paura che gli rubino il posto. Da parte mia, tutto quello che imparo lo riporto ad altri e non finirò mai di apprendere da altri. La ragione? E’ facile, in apicoltuta non c'è una fine…
 
Cosa funziona nel mondo apistico?
Nulla. E ne spiego, rapidamente, il motivo. Ritengo sia un campo ancora nuovo, anche se l’ape è il più vecchio insetto conosciuto.
 
Cosa rappresentano le Api per lei?
Mi hanno insegnato ad amare ancora di più la natura. Bisogna capire tutti che se vogliamo salvare l’ambiente dobbiamo salvare l’ape. Da parte mia ho capito che se voglio un miele di qualità devo portare le api lontano dagli uomini. Sono molto determinata.
 
Ci racconti un episodio particolare legato alla sua attività.
Visitando un giorno le arnie, ricordo che era una giornata piena di sole, non c’era vento, l’ideale per una visita, arrivata alla decima cassa, notai subito dal loro ronzio, nel mettere la leva nel sottotetto, che qualcosa non andava. Il tempo di prendere l’affumicatore, non ebbi il tempo di far fumo, mi dissi «che c’è oggi, un matrimonio siete tutte qua!». Non ebbi il tempo di finire il mio pensiero che fui completamente ricoperta di api. Cercai di fare l’albero, ma dopo 10 minuti non ne uscivo. Quindi, pensai di allontanarmi fra gli alberi di noccioli. Le persi però capii subito che non era una situazione normale, pensai se ritorno mi riprendono. Allora feci un giro lungo per arrivare alla macchina dove avevo lasciato il cellulare, nonostante l’escamotage mi trovarono ugualmente: era una scena da cartoni animati, io correvo avanti e loro mi inseguivano a sciame. Ne uscii dopo un paio di ore. Da quel giorno porto sempre con me il cellulare.
 
Aspettative future dell’attivita?
Ho partecipato, per la prima volta, ad un concorso del miele ed ho vinto per la sezione “Miele dei Parchi d’Italia”, nel 2007, per il Parco del Partenio. Penso di parteciparvi ancora, magari mi becco un altro premio, dopo tante punture e sudate gratifica…
 
 
 • Le immagini di questa intervista (click per visualizzare)
Adriana Ferrigno
 
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