Chiedi all'Esperto - n. 665, aprile 2016
Esperienza e autorevolezza al servizio dell'Apicoltore
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Sono un consumatore accanito di miele e apprezzo molto la vostra bella Rivista per i cambiamenti che ha messo in atto negli ultimi tempi. Nuove rubriche e fra queste quelle dedicate ai consumatori e ai prodotti. Leggo spesso su Apitalia anche approfonditi articoli di carattere nutrizionale. A proposito di miele vorrei farvi una domanda circostanziata. Quali sono i componenti che, ad oggi, la Scienza della Nutrizione riconosce?
Risponde Carlo Cannella
Istituto di Scienza dell’Alimentazione Università “La Sapienza” di Roma
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Sono un abbonato di Apitalia. Vi scrivo perché vorrei realizzare un piccolo laboratorio per la smielatura per uso personale. Poiché mi piacerebbe tramutare questa passione da hobby in attività vorrei realizzare un laboratorio che, magari, fra un paio di anni sia in regola almeno sotto l’aspetto strutturale. Il primo problema che ho incontrato è stata la superficie, o meglio il rapporto arnia/mq del laboratorio. Ho cercato nelle varie circolari Asl, ma viene sempre citato “superfici proporzionate alla lavorazione”. Ho cercato nel “manuale tecnico del geometra e perito agrario”, nel “manuale Cremonese del geometra”, ma senza trovare alcuna informazione. Ho quindi cercato sui vari siti internet ma invano. Vi sarei grato se riuscirete a soddisfare questa mia curiosità anche indirizzandomi a qualche specifico testo da consultare o criterio da adottare.
Risponde Maria Eleonora Reitano
Responsabile servizio veterinario azienda USL RM/H
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Un Apicolture che vende il suo miele al mercato, di quali autorizzazioni ha bisogno? E a chi si deve rivolgere? Bisogna avere la partita Iva?
Risponde Massimo Bagnoli
responsabile Politiche fiscali della Cia, Confederazione italiana agricoltori
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Sono un apicoltore iscritto all’APAT di Treviso, conduco un piccolo allevamento di api, circa 40 alveari regolarmente denunciati in due apiari posti su terreni di mia proprietà. D’estate pratico il nomadismo. La mia richiesta è sapere quando inizia e dove finisce la responsabilità civile nel caso in cui le api dei miei alveari procurino danni a cose, animali e soprattutto a persone.
Risponde Pasquale Mazzone
docente di Apicoltura e Bachicoltura presso l’Università Federico II di Napoli
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Quale vecchio apicoltore hobbista vorrei avere maggiori chiarimenti sullo sconcerto che mi ha lasciato l’articolo sulle api in città - che produrrebbero miele per quantità e qualità superiore a quello prodotto dalle api di campagna - pubblicato sul Corriere della Sera. E’ mai possibile sia vero quanto si legge sul più diffuso quotidiano d’Italia? Nella mia innata diffidenza sospetto sia un’uscita ad effetto per far parlare di api certi approssimati amanti della natura?
Risponde Anna Gloria Sabatini*, Laura Bortolotti**
*direttore del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in Agricoltura dell’Istituto Nazionale di Apicoltura , **ricercatrice dell’Istituto Nazionale di Apicoltura
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